Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna svolge attività di prevenzione e repressione degli illeciti legati all’abbandono dei rifiuti sul territorio.
Prevenzione degli illeciti legati all’abbandono dei rifiuti sul territorio della Sardegna
Tra le competenze del Corpo forestale di vigilanza ambientale della Sardegna rientrano le attività di prevenzione e repressione degli illeciti legati all’abbandono dei rifiuti sul territorio.
Purtroppo sono ancora numerosi i depositi incontrollati di rifiuti e le discariche abusive rilevati, soprattutto nelle campagne e nelle periferie urbane, dal personale forestale.
Nessun tipo di località viene risparmiata: dai bordi stradali ai siti di particolar pregio naturalistico.
Fra le tecniche di polizia ambientale adottate, il ricorso alla video sorveglianza nonché il forte orientamento delle indagini contro gli autori seriali di sversamenti. Particolarmente incisiva è anche l’attività di repressione nei confronti di chi smaltisce i rifiuti utilizzando il fuoco e nelle discariche non autorizzate.
I rifiuti devono necessariamente essere recuperati o smaltiti senza pericoli per la salute dell’uomo e senza utilizzare metodi o procedimenti che potrebbero degradare l’ambiente. L’abbandono indiscriminato dei rifiuti e la gestione illegale di questi rappresenta un’emergenza che ha costi sociali particolarmente elevati: può causare gravi danni alla salute pubblica, diminuire l’attrattiva turistica dell’isola, comporta l'utilizzo di risorse economiche che gli enti pubblici, e quindi la collettività, devono sostenere per la bonifica dei luoghi.
Fondamentale proseguire nell’opera di sensibilizzazione e informazione da parte di tutte le istituzioni coinvolte perché questo grave fenomeno possa essere definitivamente sconfitto.
È importante mantenere alto il senso di responsabilità di singoli cittadini e collettività affinché siano evitati comportamenti illeciti e cresca la consapevolezza che ognuno può fare la sua parte per un ambiente più pulito e per diffondere una cultura improntata al rispetto del territorio e delle norme.
Il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 – Norme in materia ambientale – prevede una sanzione amministrativa da 300 a 3000 euro per chi abbandona rifiuti non pericolosi nel suolo o li immette in acque superficiali e sotterranee