La mostra "Icons" presenta per la prima volta in Sardegna 100 immagini che ripercorrono la carriera del grande fotografo statunitense "Steve McCurry", dagli esordi ad oggi. In mostra fino al 31 marzo 2021!
Mostra Steve McCurry a Cagliari
Palazzo di Città Cagliari
Dopo l'emergenza sanitaria globale che ha investito il mondo intero, la mostra Steve McCurry - Icons. Curata da Biba Giacchetti, assume per la Sardegna, ma più in generale per l'Italia, un messaggio di ripartenza attraverso le immagini iconiche del grande maestro della fotografia contemporanea che con i suoi reportage racconta il nostro tempo con uno sguardo sempre rivolto all'Uomo.
La mostra di Steve McCurry, promossa dal Comune di Cagliari Pagina Istituzionale, Servizio Cultura e Spettacolo. Organizzata da CIVITA Mostre e Musei SpA in collaborazione con Fondazione di Sardegna e Sudest57. Presenta per la prima volta in Sardegna 100 immagini che ripercorrono la carriera del grande fotografo statunitense, dagli esordi ad oggi.
PRENOTAZIONE MOSTRA MCCURRY A CAGLIARI
- La visita alla mostra Steve McCurry Icons, ha una durata complessiva di 1 ora e 45 minuti e comprende la visita e una proiezione video della durata di 45 minuti. Al fine di rispettare le disposizioni per la prevenzione anti Covid-19 gli orari sono tassativi e si richiede la massima puntualità.
- L’ultimo turno prevede esclusivamente la visita alla mostra della durata di un’ora e non è prevista la visione della proiezione video.
- Verrà favorito l’ingresso tramite prenotazione. Non si garantisce l’ingresso ai visitatori che non abbiamo prenotato.
- La prenotazione dovrà essere effettuata 48 ore prima della data prescelta e sarà riservata ad un numero limitato di visitatori al fine di garantire il necessario distanziamento interpersonale.
- La prenotazione verrà effettuata per l’orario indicato dal sistema, al fine di garantire tempi di attesa ridotti rispetto ad una visita senza prenotazione (non garantita). Il rispetto dell’orario di prenotazione darà la garanzia di ingresso. In mancanza, il visitatore dovrà sottostare alle regole stabilite per chi non ha prenotato.
- A seguito della prenotazione effettuata dal sistema, l’utente riceverà una email con l’importo dovuto e le modalità di pagamento online. Sarà comunque possibile effettuare il pagamento anche presso la biglietteria del Museo.
- L’accesso alla biglietteria è riservato ad una sola persona per volta. Gli altri visitatori dovranno attendere in coda mantenendo la distanza di sicurezza, secondo le indicazioni fornite dal personale preposto all’accoglienza.
Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea. Un punto di riferimento per un larghissimo pubblico che nelle sue fotografie riconosce un modo di guardare il nostro tempo. Alcune mostre di grande successo hanno messo in evidenza vari aspetti della sua attività, ormai quasi quarantennale.
La mostra “Steve McCurry Icons”, raccoglie in circa 100 scatti l’insieme e forse il meglio della sua vasta produzione, per proporre ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue immagini.
A partire da alcuni scatti, gli unici in bianco e nero, realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica.
Dall’ Afghanistan veniva anche Sharbat Gula, la ragazza che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale.
Dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, fino al Brasile: con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate. Mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità. Con le sue foto ci consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. La mostra inizia infatti con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia.
In una audioguida disponibile gratuitamente per tutti i visitatori. Steve McCurry racconta in prima persona molte delle foto esposte. Inoltre, un primo video proiettato in mostra accompagna le foto del primo reportage in Afghanistan; in un secondo video, McCurry racconta la sua lunga carriera e soprattutto il suo modo di intendere la fotografia. Un ultimo filmato, prodotto da National Geographic è dedicato alla lunga ricerca che ha portato Steve McCurry a ritrovare la “ragazza afghana”, 17 anni dopo il famoso scatto. A tale proposito è, del novembre 2016, la notizia che, dopo essere stata arrestata dalla polizia pakistana, Sharbat
Gula è finalmente tornata nel suo paese.
Steve McCurry / Icons è infine il titolo di una pubblicazione curata da Biba Giacchetti, che costituisce il catalogo della mostra.