Quando ti staccherai per ripartire dall’Isola dei Sardi con la memoria densa di favolosi incontri, di paesaggi senza tempo e di antiche creature.
Mal di Sardegna - Sortilegio
Quando ti staccherai per ripartire
dall’Isola dei Sardi
con la memoria densa
di favolosi incontri, di paesaggi
senza tempo e di antiche creature
pazienti, allora il cuore,
fratello d’oltremare,
ti peserà come un frutto maturo.
I tuoi occhi e i pensieri stenteranno
in quel commiato a sciogliersi
dalla terra, che quanto più dirada
tremula all’orizzonte,
sommessa più nell’anima s’addentra
con il suo sortilegio. Con un filtro
che ha il profumo del timo del Limbara
e del vino di Oliena,
l’alito dei lentischi,
delle macchie di cisto,
il fiato delle umide scogliere,
il sapore del miele di Barbagia,
la dolcezza dei lidi e dei tramonti
lungo il Golfo degli Angeli,
il colore d’Alghero stemperato
con le sue torri bionde e le sue guglie
tra rive di corallo,
la forza millenaria
dei tòneri d’Ogliastra
e dei graniti azzurri di Gallura.
Questo filtro spremuto alle brughiere
e dal seno dei boschi,
dai vertici dei monti e dal respiro
degli abissi marini
ti correrà le vene in un languor
dolce ed amaro di malinconia
che forse chiamerai mal di Sardegna.
"Mal di Sardegna", Marcello Serra (1982)
Marcello Serra (Lanusei, 17 giugno 1913 – Cagliari, 24 agosto 1991) | A soli ventidue anni si laureò in Lettere a Cagliari, ma già negli anni universitari fondò e diresse la rivista letteraria Sud Est. Fu insegnante nelle scuole medie e collaboratore presso la sede Rai di Cagliari e del quotidiano L'Unione Sarda. In seguito fu anche incaricato di Letteratura italiana presso l'Università di Cagliari e di Letteratura poetica e drammatica al Conservatorio musicale della città.
Nel 1935 pubblicò Accordi, la sua prima raccolta di versi, e, nel 1945, Ora Umana, ancora un libro di poesie. Proprio per le sue poesie, nel 1946 gli venne assegnato un premio intitolato a Grazia Deledda. Negli anni cinquanta fondò e diresse alcuni periodici come Arcobaleno Sera e Sardegna Illustrata. Scrisse anche alcuni lavori teatrali e un romanzo.
Nel 1958 pubblicò la sua opera più importante, Sardegna, quasi un continente, un poderoso volume dell'editore Guido Fossataro di Cagliari (ristampato nel 1960 e rieditato nel 1970) ricco di fotografie tra cui le immagini a colori di Mario De Biasi.
Nel 1961 il libro fu seguito da un documentario curato dallo stesso autore e con le musiche di Ennio Porrino, trasmesso il martedì sera in quattro puntate dall'allora unico canale televisivo.
Nel 1989 l'opera fu poi riproposta, anche in edizione in lingua inglese, col titolo Sardegna quasi un continente: 30 anni dopo, un aggiornamento dello stesso autore, e con le fotografie di Chiara Samugheo.