Per dieci giorni le strade polverose che circondano la cittadina di Cabras e il villaggio di San Salvatore di Sinis diventano il cuore pulsante di una Sardegna che non dimentica le sue radici, che vive la sua fede con intensità ma che si proietta con forza verso il futuro, accogliendo a braccia aperte chiunque voglia vivere in prima persona questo rito emozionante.
Corsa degli Scalzi Cabras 2024
dal 23 agosto al 2 settembre 2024
FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN SALVATORE DI SINIS
Sabato 31 agosto alle 7.00 e domenica 1 settembre alle 18:00 lasciati coinvolgere dal fascino della Corsa degli Scalzi nel suggestivo scenario del Sinis.
Corsa degli Scalzi Cabras 2024: Con un programma ricco di eventi e attività, dal 23 agosto al 2 settembre, le celebrazioni in onore di San Salvatore offrono momenti di riflessione, preghiera e gioia. La Corsa degli Scalzi è una manifestazione di fede che ha attraversato i secoli e che continua a unire, ispirare e celebrare una Sardegna autentica e profonda.
PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI RELIGIOSI
PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI CIVILI
INFO
https://www.facebook.com/corsadegliscalzicabras
Storia Corsa degli scalzi a Cabras
Il piccolo villaggio di San Salvatore prende vita nelle ultime settimane d'agosto diventando lo scenario dell'emozionante manifestazione conosciuta come "Corsa degli scalzi", da considerarsi di particolare rilievo per il contesto in cui si svolge e per il fervore con cui è vissuta.
A partire dalle ultime settimane d'agosto, un gruppo di donne vestite del tipico costume di Cabras e a piedi nudi, porta in processione il simulacro del Santo dalla chiesa Maggiore di Cabras al santuario di San Salvatore, laddove i riti religiosi si susseguono per nove giorni.
La corsa vera e propria ha inizio all'alba del sabato.
Procurato "s'abidu" (abito di confraternita) i giovani si danno convegno nel sagrato della chiesa Maggiore di Cabras, da lì il simulacro viene portato in processione fino alla periferia del paese. A questo punto "is curridoris" (si pronuncia "curridorisi" e significa corridori) legano "s'abidu" all'altezza della vita, coprono la lettiga che racchiude il simulacro del Santo e iniziano la corsa fino al villaggio di San Salvatore di Sinis. Una "muda" composta da due giovani corridori tiene la portantina col simulacro e nessuno dovrà tentare di superarla.
Ogni cento metri si danno il cambio e durante il percorso gridano "Viva Santu Srabadoi" (San Salvatore).
Arrivati al villaggio "is curridoris" vengono accolti da centinaia di fedeli e dai turisti.
Il medesimo rituale si svolge la domenica seguente con l'itinerario contrario fino a concludersi all'ingresso del paese dove li attende un'immensa folla che darà vita alla processione che si concluderà di fronte al sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta. "Is curridororis" si danno appuntamento "A attrus annus".
Il lunedì seguente le donne in processione riportano il simulacro nella chiesa Maggiore. Il rito della corsa degli scalzi vuole essere di buon auspicio per il raccolto, la pescosità nello stagno e la fertilità delle greggi.