Focs de Sant Joan 2023 oggi ad Alghero, scopri il programma del 23 giugno!
Il 23 giugno ad Alghero si rinnova la tradizione dei Focs de Sant Joan! E voi, siete pronti a suggellare il legame di amicizia con il vostro compare o la vostra comare?
Immagine: Pagina Facebook @fuochidisangiovanni.alghero
Focs Sant Joan 2023 ad Alghero
ad Alghero dal 22 al 25 giugno
Fuochi di San Giovanni 2023 oggi ad Alghero: una notte suggestiva ricca di magia, simbologia e fascino ancestrale, in riva alle acque della spiaggia di SanGiovanni. La tradizione, da tempo immemore, racconta così: nel giorno del solstizio, quando il sole si sposa con la luna e sembra fermarsi, da vita ad energie benefiche che generano unione e solidità.
Durante questa notte gli algheresi di bianco vestiti, saltano i fuochi stretti per le mani, diventando compari e comari e ponendo il sigillo ad un’amicizia destinata a durare per sempre.
Focs de Sant Joan ad Alghero, una tradizione che ad Alghero si era persa e che dal 1991 è stata recuperata dall’Obra Cultural.
Con Sant Joan Alghero celebra una festa, una tradizione antica come il mondo e diffusa in gran parte del mondo. Celebriamo, come i nostri più antichi progenitori, il solstizio d’estate. Un momento importante dell’anno, quando il sole, dopo aver raggiunto il punto più alto nel cielo, comincia lentamente a declinare. I giorni solstiziali segnano il punto centrale del periodo in cui il sole percorre la parte settentrionale dello zodiaco celeste, in cui trionfa nel cielo.
Dall’analisi dei documenti storici, e dai racconti degli anziani, è emerso che i Fuochi di San Giovanni rappresentano una tradizione fortemente sentita dalle popolazioni locali, e non solo. Infatti, questa tradizione è diffusa in tutto il Mediterraneo e in alcuni Paesi del nord Europa.
Ad Alghero, in particolare, venivano organizzati spontanei falò (fugaratz de San Joan), agli incroci delle strade del centro storico, nei quali in luogo delle fascine spesso si bruciavano cose vecchie e legname vario. Si usava saltare il fuoco e la partecipazione dei ragazzi e dei bambini era massiccia e festosa.
LA STORIA
Da tempo immemorabile, nel giorno in cui il sole sembra fermarsi, gli Algheresi – e non solo – diventano compari di San Giovanni. Sulla spiaggia dedicata al Battista, alla luce dei fuochi, stretti per le mani, i compari pongono il sigillo ad un’amicizia destinata a durare per sempre, promettendosi fedeltà per tutta la vita. Si tratta di un’esperienza autentica, suggestiva, ancestrale. Che tocca nell’animo e che si vive da protagonisti.
La notte di San Giovanni è stata considerata da sempre una notte magica. Il sole e la luna si sposano e inondano il creato di doni benefici.
I fuochi dei falò e il fresco della rugiada sono la rappresentazione della loro unione nelle tradizioni universali.
Nel corso del tempo le tradizioni antiche e pagane, si sono incrociate con le novità di Cristo ed alcuni segni di esse sono entrate a far parte della liturgia cristiana dando origine a devozioni e riti in uso ancora oggi e rintracciabili soprattutto nelle aree rurali.
Forse in nessun’altra manifestazione di epoca cristiana, si possono ritrovare così tanti richiami ai riti più antichi dei popoli.
A) Il fuoco
L’atto propiziatorio dell’accensione dei falò nei campi, la notte di San Giovanni, si riscontra in moltissime regioni europee e persino nell’Africa del nord.
Il fuoco purifica. È bene augurante saltare il fuoco avendo ben chiare le cose che vorremmo veder cambiare nella nostra vita. Più intenso e puro sarà il desiderio espresso al momento del salto, in un impeto di coraggio, e più esso avrà possibilità di realizzarsi.
I fuochi propiziano i raccolti, scacciano le streghe e il buio, nel quale si nasconde il male. E purificano l’aria e la terra, i cuori e le menti degli uomini. Nei fuochi accesi si bruciano le cose vecchie, gli antichi rancori, gli odi, le inimicizie. Il fuoco purifica e aiuta gli uomini a ritornare amici, a riscoprire il senso della prossimità, la necessità di condividere le angosce, le paure e le ansie, a convivere e a cooperare.
B) L’acqua
Si riteneva che la rugiada della mattina di San Giovanni, avesse il potere di curare, di purificare e di fecondare.
Nella tradizione popolare c’era la convinzione che la prima acqua attinta la mattina del 24 mantenesse la vista buona. Ad Alghero ancora oggi si dice: “San Joan Baptista que te dongui bona vista”.
Recarsi all’alba sulla riva del mare a bagnarsi preservava dai dolori reumatici.
Bagnare i piedi in riva al mare, possibilmente di fronte alla chiesa di San Giovanni, assicurava protezione contro le malattie.
C) La divinazione
La notte di San Giovanni è legata ad alcune forme di divinazione, utilizzando l’acqua, le piante e i metalli.
Ad Alghero, così come in molte altre località della Sardegna, le ragazze da marito, dopo aver fuso il piombo, lo versavano in un recipiente d’acqua. Il piombo si raffreddava velocemente e dalla forma assunta si traevano previsioni sul mestiere del futuro marito.
Nella notte di San Giovanni la rugiada impregna di un’umidità cosmica tutte le piante della terra. Alcune di esse sono considerate dalla tradizione contadina particolarmente importanti per il loro potere apotropaico e curativo.
D) Il comparatico
La notte della vigilia, l’amicizia si suggellava divenendo compari di San Giovanni, e da quel momento ci si dava del “voi” per tutta la vita.
Il rito si compiva recitando all’unisono auguri e auspici nel momento del salto del fuoco, ripetuto tre volte. A significare come, così come si supera l’ostacolo rappresentato dal fuoco, insieme si superano le difficoltà e le asperità della vita.