Viaggio nelle Giare e nel Sarcidano
DESCRIZIONE
L'itinerario è di circa 80 km. La regione è costituita da calcarei giurassici, da valli profonde disposte tutt'intorno all'altipiano di Santa Sofia, uno dei più estesi di tutta l'isola che val bene una visita, così affascinante, ricoperto da lecceta, da carpino nero e ginepro, popolato da cinghiali e martore, dalle ghiandaie e dall'astore. Galoppano liberi i cavallini della Giara, nel loro mondo rapito al tempo, arrivati qui in circostanze misteriose. Liberi dall'uomo, oggi vagano sull'altipiano allo stato brado, presenza irripetibile, un incontro affascinante, liberatorio della fantasia. Altrettanto affascinanti e maestose sono le vestigia della storia.
1 - Sanluri
Al centro del paese, si trova il Castello di Sanluri, detto di Eleonora D'Arborea. Fu costruito tra il XII e il XIV secolo, in piena epoca giudicale, dai Giudici di Cagliari, per difendere il borgo di Seddori, (Sanluri), proprio dagli assalti dei Giudici d'Arborea, quindi non è storicamente certo che sia appartenuto a Eleonora, Giudicessa D'Arborea, o alla sua famiglia. Fu ampliato dagli aragonesi nel 1436 quando ne entrarono in possesso dopo la battaglia di Sanluri (1409). Il Castello di Sanluri è l'unico della Sardegna ad essere integro e ancora abitato, oggi è di proprietà di una nobile famiglia, che ne ha adibito una parte al Museo Risorgimentale "Duca D'Aosta", rendendo il luogo visitabile al pubblico. Il Castello è di piccole dimensioni, alto circa 10 metri, presenta pianta quadrangolare, con agli angoli quattro torri merlate riunite da un cammino di ronda.
La chiesa di San Pietro, che sorge nell'omonima piazza risale al 1337, fu costruita dalla popolazione; lo stile è composito, ed è sormontata da un campanile a vela. La chiesa di San Rocco fu edificata nel Cinquecento in stile tardo-gotico, ed è caratterizzata da un portale a sesto acuto, un bel rosone, e un campanile a vela a doppia campana.
2 - Las Plassas
Il territorio di Las Plassas, dalle basse colline un tempo alberate, attraversato dal (già) pescoso Fluminimannu, è stato fin dall'epoca preistorica frequentato dall'uomo che lo ha scelto per stabilirvi i propri insediamenti. Le tracce di frequentazione umana più antiche risalgono all'età` nuragica, infatti non si hanno finora elementi che attestino l'esistenza di insediamenti in epoca prenuragica.
Le torri nuragiche che segnano l'intera regione della Marmilla costellano anche le colline di Las Plassas. Ad est, sui piani di Su Pranu e di Passiali svettavano in posizione strategica di controllo sulla sottostante valle fluviale, che costituiva una importante via di transito verso l'interno, le torri di Mariga, Bruncu 'e Forru, Passiali e Padriedu o Perdedu.
3 - Isili
Isili giace su di un colle, abbastanza elevato ma piano. Il territorio di Isili e' una continua sequela di monti, colli e piani: campagne amene, fertili, abbondanti d'acqua e pascoli. La giacitura, fra ampie vallate prevalentemente coltivate a cereali, è inclinata verso la Marmilla ad Ovest e la Trexenta a Sud.
Ad Ovest, all'imboccatura dello splendido canalone de "Is Borrocus", dove l'alveo del "Fluminimannu" erode gli scisti paleozoici, è stata costruita una diga in calcestruzzo che forma un invaso artificiale; il lago di San Sebastiano, capace di contenere 12 milioni di mc d'acqua per uso potabile al servizio di 51 comuni del Sarcidano, della Marmilla, del Barigadu e della Brabascana.