Viaggio nella Nurra, il Meilogu e il Logudoro
DESCRIZIONE
Partiamo da Alghero: usciamo dalla città imboccando la strada provinciale che conduce a Porto Torres.
Le località interessate da questo itinerario decisamente affascinante sono Porto Torres, Alghero, Torralba e infine Ploaghe.
Il Logudoro era nel medioevo un giudicato che aveva come capoluogo Sassari; attualmente possiamo dividere questa regione in Logudoro-Turritano (il Sassarese) a nord, Logudoro-Meilogu a ovest e Logudoro-Montacuto a est. Tutta l'area ha una forte impronta agro-pastorale, con splendidi panorami, dominati da rilievi d'origine vulcanica, ampi tratti pianeggianti, scarse foreste che interrompono le grandi distese di pascoli.
L'antico popolamento della zona, territorio ideale per i popoli preistorici dal punto di vista ambientale, è testimoniato dai cospicui resti archeologici, cui si aggiungono alcuni notevoli monumenti medioevali, d'importanza nazionale.
1 - Porto Torres
Numerosi i luoghi da non perdere: il Porto, con un fondale compreso tra i 6 e i 10 metri ospita imbarcazioni fra le 5.000 e 15.000 tonnellate di stazza.
All'interno troviamo la Darsena pescherecci che accoglie imbarcazioni da diporto: è dotata di tutti i servizi, combustibile, acqua, elettricità e alaggio.
La Basilica di San Gavino: percorrendo il Corso Vitt. Emanuele si raggiunge il colle di Monte Agellu dove sorge, sulla necropoli romana, la Basilica di San Gavino, uno dei monumenti più interessanti per forme pisane. Costruita in calcare è provvista di due absidi contrapposti.
Sia nella pianta che nell'alzato, come nelle sue parti decorative, la Basilica è uno splendido esempio dell'architettura pisana del tempo.
2 - Alghero
Alghero venne eretta circa 9 secoli fa su una penisola vasta alcuni ettari.
La scelta del luogo non fu casuale: inespugnabile dal mare grazie alle alte mura ancora oggi visibili ed agli insidiosi fondali che non permettevano nemmeno alle imbarcazioni di media stazza di avvicinarsi a tiro di cannone, mirabilmente fortificata da terra con mura e contrafforti e resa inavvicinabile da un enorme canale che fece diventare la penisola un'isola.
Alghero era ed è una città dall'incredibile fascino, il luogo ideale per chi ama le linee tipiche delle architetture di un tempo, qui fortemente influenzate dalla dominazione catalano-aragonese. E come nell'immagine qui sopra appariva ancora nel 1750.
Sotto la Corona di Aragona Alghero conobbe il suo massimo sviluppo come città-fortezza: i profondi legami di una volta sono ancora oggi evidenti nella parlata locale, residuo di quella che per secoli è stata l'unica lingua ufficiale: il Catalano.
3 - Torralba
A Torralba, a cinquanta km da Sassari, sorge il famoso nuraghe di Santu Antine (San Costantino), il più importante degli oltre settemila nuraghi che esistono in Sardegna.