L'itinerario è di circa 120 km. L'itinerario si svolge nel cuore della Sardegna centrosettentrionale, lungo la più importante arteria isolana, la ss131, attraverso la quale (utilizzando le deviazioni verso le strade statali e provinciali) si accede facilmente alle varie località.

Il Logudoro era nel medioevo un giudicato che aveva come capoluogo Sassari; attualmente possiamo dividere questa regione in Logudoro-Turritano (il Sassarese) a nord, Logudoro-Meilogu a ovest e Logudoro-Montacuto a est. Tutta l'area ha una forte impronta agro-pastorale, con splendidi panorami, dominati da rilievi d'origine vulcanica, ampi tratti pianeggianti, scarse foreste che interrompono le grandi distese di pascoli.

L'antico popolamento della zona, territorio ideale per i popoli preistorici dal punto di vista ambientale, è testimoniato dai cospicui resti archeologici, cui si aggiungono alcuni notevoli monumenti medioevali, d'importanza nazionale.

1 - Alghero

Alghero venne eretta circa 9 secoli fa su una penisola vasta alcuni ettari. La scelta del luogo non fu casuale: inespugnabile dal mare grazie alle alte mura ancora oggi visibili ed agli insidiosi fondali che non permettevano nemmeno alle imbarcazioni di media stazza di avvicinarsi a tiro di cannone, mirabilmente fortificata da terra con mura e contrafforti e resa inavvicinabile da un enorme canale che fece diventare la penisola un'isola.

Alghero era ed è una città dall'incredibile fascino, il luogo ideale per chi ama le linee tipiche delle architetture di un tempo, qui fortemente influenzate dalla dominazione catalano-aragonese. E come nell'immagine qui sopra appariva ancora nel 1750. Sotto la Corona di Aragona Alghero conobbe il suo massimo sviluppo come città-fortezza: i profondi legami di una volta sono ancora oggi evidenti nella parlata locale, residuo di quella che per secoli è stata l'unica lingua ufficiale: il Catalano.

2 - Villanova Monteleone

Grazioso centro d'origine medioevale, non lontano da Alghero, è un comune montano ad economia agro-pastorale, noto per l'allevamento dei cavalli, presenti in tante competizioni nazionali ed internazionali. E' anche un centro di produzione artigianale e tessile.

Il costume femminile si presenta in due fogge: quello da sposa e quello "della festa". Domina il rosso vivo del busto, della giacca e della gonna, su cui spicca il bianco dell'ampia camicia, del velo e del grembiule, il bustino ha una ricca fila di bottoni d'argento.

Nel costume maschile ancora il rosso domina nel gilet. Il giubbetto in orbace ("su cappottinu") é spesso ricamato.

3 - Bosa

Pittoresca cittadina della costa occidentale sarda, situata sulla sponda del fiume Temo, ai piedi del colle Serravalle, Bosa (8000 abitanti circa) ha origini assai remote.

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