In Canoa sul fiume Coghinas - Foto Comune di Santa Maria Coghinas
L'itinerario è di circa 200 km. Le località dell'Anglona interessate da questo itinerario sono Sassari, Òsilo, Nulvi, Martis, Sèdini, Laerru, Codaruina, Santa Maria Coghinas, Pèrfugas, Chiaramonti e Ploaghe.
1 - Sassari
Sassari capoluogo della provincia più vasta d'Italia, è ubicata a nord ovest della Sardegna. E' la seconda città dell'isola per numero di abitanti ed è il terzo Comune d'Italia dopo Roma e Ravenna per estensione territoriale.
Sorge su un tavolato calcareo inclinato verso il golfo dell'Asinara, ed è circondato da un territorio collinoso nella parte sud-est; tuttavia presenta anche un'ampia estensione pianeggiante denominata "Nurra" nella parte nord-ovest.
Intorno ad un centro storico otto-novecentesco, la città dal 1837 si è estesa oltre le mura dando luogo a ben 13 borgate, con significativi insediamenti urbani, situate a raggiera verso il mare.
La costa, che si estende per 32 km, è alta, frastagliata e sabbiosa e ricca di alcune note spiagge tra cui Platamona, Fiume Santo, Argentiera, e Porto Ferro che ne segnano i confini. Il clima è marittimo, mite e temperato. Il suo territorio presenta vaste aree coltivate a orti, vigneti e uliveti, ed una parte ancora integra di macchia mediterranea. Qui si trovano alcune tipiche piante che caratterizzano l'intera isola, quali fra le altre il corbezzolo, il mirto, il lentischio e il cisto, che ne connotano il tipico profumo e il colore.
2 - Osilo
Dominato dal castello medioevale dei Malaspina, Osilo dalla sua posizione arroccata a circa 650 metri di altitudine, gode di un panorama che spazia ben oltre la provincia di Sassari.
3 - Nulvi
Di interesse nel paese la parrocchiale intitolata alla Vergine Assunta, le chiese del Rosario; quelle di S. Tecla e di S. Bonaventura, cui erano annessi i conventi ora abbandonati; l'Oratorio di S. Filippo, dove si conservano i tre grandi candelieri protagonisti della tradizionale processione (Sa Essida) del 14 agosto in onore della Vergine; nell'agro il nuraghe Irru con il vicino pozzo sacro e la chiesa della Madonna di Monte Alma.
4 - Sedini
Sedini è ritenuto uno dei comuni della Sardegna culturalmente più ricchi ed interessanti per la presenza, in essa rilevabile, di un vasto ed eterogeneo patrimonio storico-artistico-archeologico che - se correttamente valorizzato - costituirebbe de facto un potenziale turistico di assoluto rilievo per l'intera isola.
Nel riconoscimento di tale necessità è nata l'idea di una pubblicazione che - come ben suggerisce il titolo della stessa: Sedini. Cultura e Società - consentisse di coniugare, secondo un sistema dialetticamente circolare, l'aspetto meramente culturale a quello più influentemente socio-economico, il recupero e la vivificazione del locale patrimonio culturale alla promozione turistica dello stesso: due motivi sovente ritenuti distinti, autonomi e ontologicamente inconciliabili ma, in verità, intimamente correlati ed interdipendenti.
Il volume intende, pertanto, proporre - con uno stile linguisticamente rigoroso ma, al contempo, scevro di alcuna concessione allo specialismo - un quadro indicativo del panorama culturale sedinese che consenta - pur senza alcuna velleità censoria - una fedele immagine dell'ingente ricchezza di cui essa dispone e che può rendere fruibile agli eventuali visitatori.
5 - Laerru
Il paese di Laerru confina a est con Perfugas, a ovest con Nulvi, a nord con Sedini e a sud con Martis. Gli abitanti vivono ai piedi dei monti Sa Rocca Rutta e Sa Rocca Manna dai quali anticamente, si staccò una grande frana, sul pendio della quale fu poi costruito Laerru, che ha perciò la forma di un ferro di cavallo.
Nei dintorni si trovano tracce di una strada romana, di loculi romani scavati sulla roccia, un arco a tutto sesto, anch'esso romano, ed infine qualche resto di un tempio che venne travolto dalla frana la quale seppellì anche una foresta della quale, ancora oggi, rimangono numerosi tronchi di alberi pietrificati.
6 - Martis
Martis è un piccolo paese, a vocazione prevalentemente agricola, situato ai piedi di Monte Franco (358 m.) in una zona ricca di selce piromaca con cui si rifornì per lungo tempo tutta l'isola di pietra focaia.
Il paese conserva alcuni aspetti originali della civiltà contadina dell'Anglona. Al margine dell'abitato si trova la chiesa di San Pantaleo costruita agli inizi del XIV secolo. Questa chiesa è sottoposta da diversi anni ad interventi di restauro mirati ad un suo completo recupero. Da questa chiesa proviene un dipinto del pittore Andrea Lussu, rappresentante "San Pantaleo che guarisce un paralitico davanti all'imperatore Diocleziano", datato 1595, è ora custodito nella nuova chiesa parrocchiale dedicata a San Giuseppe, dove sono peraltro conservati altri arredi lignei e statue provenienti da chiese distrutte.
7 - Perfugas
Antico centro posto sul fiume Coghinas, in un territorio ricco di reperti archeologici risalenti al Paleolitico inferiore (tra le testimonianze umane più antiche dell'isola), tra cui il pozzo sacro Predio Canopoli.
I reperti possono essere ammirati nel locale Museo Archeologico e Paleobotanico all'ingresso del paese. Di grande interesse l'area archeologica al centro del paese, sulla piazza della Parrocchiale.
8 - Chiaramonti
A metà strada tra Ploaghe e Perfugas, Chiaramonti domina da nord ovest la direttissima per Tempio Pausania, la moderna via a scorrimento veloce che consente di raggiungere in breve la Carlo Felice e Sassari.
Prima di salire al paese si può fare una visita, a pochi metri dalla strada, al nuraghe Ruju. Il nome deriva dalla colorazione predominante della materia prima, la trachite, con la quale è stato costruito. Il monumento è ubicato alla quota 314 s.l.m. in località Santa Maria de Aidos, ricca di altri monumenti storici, tra cui i nuraghi Furros e Longu. E' una costruzione monotorre circolare a tholos attorno alla quale si evidenziano residui di strutture pertinenti, probabilmente al circostante villaggio.