cala luna paradisola

L'itinerario è di circa 120 km. Terra di incantevole bellezza, situata lungo il versante orientale della Sardegna; qui la splendida natura sarda offre il meglio di sé. L'origine del suo nome, secondo alcuni, deriva dagli olivastri di cui è ricco il suo territorio; altre fonti più accreditate la attribuiscono invece ad un enorme monolito che sorge sul mare a nord di Santa Maria Navarrese, denominato "Agugliastra".

Il suo territorio, racchiuso fra mare e montagna, offre un'infinita quantità di scenari paesaggistici unici nel suo genere. Un mare limpido e cristallino lambisce la sua lunga costa multiforme, fatta di soleggiate distese di spiagge alternate da maestose scogliere che si ergono fiere a dominare il mare. Senza falsa modestia possiamo affermare d'essere sulla costa più bella e selvaggia della Sardegna.

Cale discrete ed isolate, come Cala Mariolu, Cala Luna, Cala Biriola, Cala Sisine e Cala Goloritzè, sono gemme incontaminate, pure e suggestive. Stupende oasi incastonate fra mare e roccia ammantata dal verde del muschio, conservano intatta la loro natura impervia e selvaggia, presentando uno dei paesaggi marini più incantevoli del Mediterraneo.

L'altro incanto è la natura. Una natura che sale integra e sovrana sulle colline, per arrivare sino ai monti del Gennargentu, mostrando ad ogni passo di che cosa sia capace la sua creatività, appagando gli occhi con paesaggi di rara bellezza. Una natura che ti prende per mano e ti invita a coglierla nel suo intimo, assumendo di volta in volta forme diverse col mutare del paesaggio ora composito ed ora variegato e multiforme.

1 - Nuoro

Nuoro vanta una tradizione musicale documentata da studiosi dell'Ottocento come Vittorio Angius e Grazia Deledda. I due grandi filoni della polifonia nuorese sono il canto a Tenores, forma espressiva autoctona del canto popolare, i gosos, gli inni e su rosariu di derivazione non popolare. Il canto a tenores era per i nuoresi la forma abituale di espressione canora usata con ritmi diversi secondo la circostanza.

È strutturato su quattro voci: il tenore, sa boche, canta la poesia dando il tono e impostando il ritmo; le altre, il tenore secondo (sa contra), il basso (su bassu) e il falsetto (sa mesu boche o su zippiri) costituiscono il coro di accompagnamento. Ciascuna voce ha una sua partitura, insieme formano un eccezionale strumento musicale.

Oltre al modello più arcaico de su concordu, la tradizione nuorese ha altre forme di canto popolare come il canto monodico "a chitarra", il canto "a sa nugoresa", cioè alla moda dei nuoresi, il canto femminile "a sa labadorja", praticato senza accompagnamento musicale durante lo svolgimento delle fatiche quotidiane, e "s'attitu" canto funebre riservato alle donne.

2 - Oliena

Si estende dalla vallata del fiume Cedrino sulle pendici nord-orientali del Supramonte. Sviluppatosi in epoca medioevale ai piedi di un castello, ancora oggi ricordato nella toponomastica, ricava probabilmente il nome dalla coltura dell'olio che venne incentivata soprattutto dai padri gesuiti, che introdussero anche la coltivazione del gelso e la conseguente filatura della seta.

Nei pressi del paese si conservano diversi nuraghi, come quelli di Biriai e Su Sune e ben 42 domus de janas, siti che furono abitati nel neolitico; di quest'epoca sono rimasti anche dei menhirs.

Di particolare interesse architettonico le chiese campestri edificate per la tradizione sarda di feste religiose presso un edificio sacro, almeno una volta l'anno come luogo di culto ma anche di socializzazione. Numerose (undici) le chiese del centro abitato, tra cui la parrocchiale di Santa Maria e Sant'Ignazio.

3 - Dorgali

Un artigianato di tradizione secolare, botteghe di tappeti, di pelletterie e terrecotte, di oreficeria e filigrana, e poi ancora botteghe del pane e dei dolci, una Cantina sociale, un caseificio cooperativo e una Cooperativa dell'olio.

E' questa la sintesi del grande patrimonio di lavoro e di tradizione che si può incontrare a Dorgali che oggi, con i suoi 1800 posti letto in moderni e confortevoli alberghi e con accoglienti strutture di ristorazione, è anche una grande realtà turistica.
L'antichissima terra compresa tra Dorgali e Cala Gonone offre al visitatore meraviglie uniche: una costa incontaminata che si affaccia su un mare di smeraldo con grotte profonde e suggestive cale di sabbia dorata, boschi che ricoprono solenni montagne e lande silenziose che conservano monumenti e testimonianze del misterioso e affascinante tempo dei nuraghi. E ancora una eccezionale successione di proposte di itinerari in un ambiente naturale da vivere come un parco e una realtà nella quale ospitalità, tradizione, folclore diventano in diversi periodi dell'anno occasioni di festa collettiva.

4 - Baunei

Il soprassuolo di Baunei è dotato di una discreta copertura di essenze forestali, con aspetti fisionomici che vanno dalle macchie-foreste ai cedui, alle fustaie, alla macchia bassa mediterranea, fino alle garighe e alle steppe.

Le formazioni boschive presenti riportano l'immagine di una più estesa foresta mediterranea primaria, che ha subito notevoli modificazioni fisionomico strutturali a causa dei tagli indiscriminati cui è stata sottoposta nel corso dei secoli e per l'azione del fuoco.

5 - Arbatax

Nata come villaggio di pescatori, Arbatax è oggi una delle più note località balneari della Sardegna, ricca di spiagge di sabbia bianca finissima, scogliere di porfido rosso, acque trasparenti e calde.

Arbatax si trova al centro della Costa orientale della Sardegna, ma poco distante dall'entroterra e dai luoghi di maggiore interesse archeologico.

Il Vostro soggiorno ad Arbatax non sarà mai troppo lungo per poter visitare tutte le spiagge e le cale del luogo, poiché dovunque andiate troverete qualche piccola insenatura nella quale sostare e immergervi nella sua acqua chiara e invitante. Arbatax è fornita di un ottimo porto commerciale e turistico e di un aeroporto di 3° livello con collegamenti in tutta la penisola.

Meta ideale per persone di ogni età, questo grazioso paese Vi offrirà una vacanza che non potrete dimenticare.