boletus lupinus SPECIE: lupinus Fries
ETIMOLOGIA:lat.: lupinus, a, um, = attinente il lupo. Probabilmente per i luoghi di crescita.
COMMESTIBILITA':Non commestibile. In letteratura viene definito anche velenoso.
SINONIMI:
CARNE: Soda, diveniente più molle con l’età nel cappello. Per percepirne l’esatto colore, il giallo, occorre prestare molta attenzione perché al taglio vira immediatamente al blu. Odore fungino. Sapore acidulo.
SPORATA: Bruna
HABITAT: Boschi di leccio (Quercus ilex).
GAMBO:
Alto fino a 12 cm. In proporzione all’altezza, il diametro varia da 2 a 4 cm. Colore di fondo giallo, che al tocco vira subito al blu. Per esaminarne le caratteristiche con cura, è bene raccoglierlo tenendolo con le dita nella parte inferiore, quella infissa nel terreno. Questa parte non presenta alcuna colorazione rossastra. Pieno. Privo di reticolo.
CAPPELLO:
Ampio fino a 15 cm. Inizialmente convesso, crescendo si apre fino ad assumere una forma appianata. Aspetto massiccio, consistente. Cuticola liscia, colore generalmente con toni rosso fragola, a volte molto chiari. Con l’età assume un aspetto bianco sporco. La superficie si macchia di verde-azzurro al tocco. Pori subito rossi, si macchiano di blu alla pressione. Tubuli giallo/verde.
NOTIZIE GENERALI:
Un bel fungo colorato che, anche per le sue dimensioni, attrae immancabilmente l’attenzione dei fungaioli. Purtroppo non è difficile trovarne molti raccolti, sezionati e gettati via. Essendo un fungo che stabilisce rapporti di simbiosi con le piante verdi, il danno che si arreca in questo modo all’ambiente, è rilevante. Particolarmente abbondante a volte la crescita nel territorio di Laconi (Santa Sofia).

 

 

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