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SUGHERA Querqus suber L.
NOME ITALIANO: Sughera NOME SARDO: Suberju, Suelzu, Suergiu, Suera, Suerji.
PORTAMENTO: Albero che può raggiungere i 10-15 metri (talvolta anche i venti), con fusto e chioma irregolare. CORTECCIA: Spessa e di colore grigio, chiara all'esterno e rossiccia all'interno (colorazione riscontrabile anche dopo la prima estrazione del sughero -demaschiatura-), prima liscia e poi molto screpolata longitudinalmente. GEMME: Piccole ed ovoidali, di color bruno. FOGLIE: Persistenti e coriacee, di forma ovata e dal margine dentellato, pelose e chiare nella pagina inferiore, verdi in quella superiore. FIORI: Unisessuati sulla stessa pianta (monoica), maschili in amenti ascellari penduli (all'attaccatura della foglia), femminili in spighe erette. FRUTTI: Achenio (ghianda) ellissoidale in gruppi di 2-5, di color rosso bruno ricoperta per circa metà dalla cupola provvista di grosse squame.
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VARIE:
Pianta longeva (200-300 anni) tipicamente mediterranea, vegeta in climi temperati e con discreta piovosità, teme le gelate ed i freddi inverni perciò cresce in Sardegna fino agli 800-900 metri. Le formazioni boschive pure o miste che si trovano in Sardegna sono d'origine antropica. Allo stato naturale cresce in boschi misti con le altre specie mediterranee. L'odierna diffusione è dovuta alla produzione del sughero e delle ghiande per l'allevamento.
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