Foto Agenzia Regionale Forestas
NOME IN SARDO
sorighealzu, soriche de padente, topi de sonnu, ratto de andél
FAMIGLIA: Gliridi
ORDINE: Roditori
DESCRIZIONE
Quercino sardo: E' un roditore arboricolo e rappresenta la varietà Sarda del quercino. Ha una macchia scura sugli occhi, il muso poco appuntito e gli occhi grandi. La coda è lunga quanto il corpo, che risulta ricoperto completamente da una fitta peluria.Gli arti anteriori hanno 4 dita mentre quelli posteriori ne hanno 5; le mammelle sono 8. Il colore è grigio-giallastro superiormente e crema nella parte ventrale. E' di abitudini notturne ed è abbastanza comune in tutta la Sardegna.
CURIOSITÀ: non è una specie strettamente arboricola, si trova spesso sul terreno coperto da bassa vegetazione, macchie e garighe, ambienti rocciosi e talvolta frequenta frutteti, giardini e parchi. Animale esclusivamente notturno, durante il giorno rimane nel nido che costruisce tra cespugli, radici o fessure nelle rocce, usando muschio, foglie e rivestendolo con materiale morbido. Nel periodo del letargo, che varia notevolmente da zona a zona, utilizza invece un nido sotterraneo e ben protetto. È praticamente onnivoro: mangia frutti, ghiande e noci, ma anche (talvolta) insetti o vermi. Il quercino si accoppia, dopo scontri e lotte tra i maschi, in aprile; dopo 3 settimane arrivano i piccoli che vengono allattati per circa 1 mese per poi diventare indipendenti verso i 2 mesi.
FATTORI DI MINACCIA: il quercino ha come nemici naturali diversi carnivori e rapaci, ma la drammatica diminuzione delle sue popolazioni è da attribuirsi principalmente alla perdita di habitat, al taglio ed agli incendi boschivi e alla crescente antropizzazione delle aree in cui vive. La sua presenza in Sardegna risale al Pleistocene (la stessa epoca in cui vivevano i Mammut !) dove arrivò attraverso il "ponte" sardo-corso-toscano.