NOME IN SARDO: |
mufloni, murone, mugrone, muvrone, murvoni, muvroni
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DESCRIZIONE:
È specie ormai quasi estinta nei luoghi d’origine (Corsica e Sardegna), salvata dal trapianto sulle Alpi e in altre zone montuose d’Europa. E un ungulato di ridotte dimensioni (circa 70 cm al garrese, con un peso che si aggira sui 40-50 chilogrammi), con folto mantello marrone-rossiccio sul dorso e biancastro sul ventre, sul muso e sulle zampe. Le femmine sono di colore più chiaro. I maschi presentano due peculiari caratteristiche: una macchia bianca sul dorso e sui fianchi, visibile soprattutto nella stagione invernale, e le corna robuste, circonvolute, lunghe fino a 80 centimetri. Le corna (assenti o piccolissime nelle femmine) presentano delle strie trasversali: l’età dell’animale può essere individuata contando le strie, che aumentano di una ogni anno. Nelle zone d’origine frequenta il bosco mediterraneo, ma è un animale piuttosto adattabile: nelle zone alpine vive su pascoli rocciosi, in branchi solitamente costituiti da femmine e piccoli. I maschi — specie quelli anziani — vivono invece, a parte che nella stagione degli amori, da soli. L’alimentazione è composta di erbe, foglie e frutti, oltre alla corteccia degli alberi: ed è per questo che, nei luoghi dove è ben ambientato, viene tenuto sotto controllo per gli ingenti danni che può causare al patrimonio boschivo. La voce è simile al belato di una pecora.
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