Ettore Pais
1856-1939


Storico, uomo politico. Nacque a Borgo S. Dalmazzo (Cuneo) nel 1856, da Michele Pais Leoni, nobile sassarese, e Carlotta Tranchero, piemontese.

Studiò a Lucca e a Firenze (1874-1878), ed ebbe come maestri l'umanista Atto Vannucci e filologo Domenico Comparetti. Tra il 1880 e il 1884 fu in Sardegna, dove diede vita al museo archeologico dell'università di Sassari e riordinò quello di Cagliari.

Pubblicò nel 1881 La Sardegna prima del dominio romano. Nello stesso anno fu a Berlino presso il grande Teodoro Mommsen, con il quale collaborò fino al 1884 nella compilazione del quinto volume del Corpus inscriptionum latinarum. Nel 1884 riprese la pubblicazione del Bullettino Archeologico Sardo fondato dallo Spano, dando alla rivista un taglio particolarmente moderno e aperto verso nuove discipline, come l'archeologia medievale, l'etnografia e l'antropologia.

Nel 1886 intraprese a Palermo la carriera accademica, che proseguì nel 1888 a Pisa, divenendo professore ordinario di storia antica. Dal 1910 al 1914 fu direttore del Museo Nazionale di Napoli e direttore degli scavi di Pompei. Periodo di amarezze, nel quale il Pais fu duramente attaccato e subì denunce, ma dal quale uscì a testa alta, con immutato prestigio. Ebbe importanti riconoscimenti da istituti e università europee e americane: la docenza di storia e diritto romano a Madison; la laurea honoris causa ad Oxford, Chicago e Parigi; docenze, conferenze e corsi alla Sorbona di Parigi, Bucarest, Praga, Madrid, Barcellona, Boston, Cambridge, New York, Wisconsin, Chicago.

Il rapporto del Pais con la Sardegna però non si interruppe: pubblicò nel 1911 La civiltà dei nuraghi e lo sviluppo sociologico della Sardegna e, nel 1923, l'importantissima Storia della Sardegna e della Corsica durante il dominio romano. Dal 1923 al 1931 fu professore all'università di Roma. Fu senatore del regno d'Italia dal 1922 al 1939, anno in cui morì.