Il percorso museale si snoda lungo i suggestivi antichi quartieri del paese, partendo da una graziosa palazzina liberty, per concludersi con la visita del carcere baronale. Nella palazzina sono presentate le testimonianze storiche e di cultura materiale della comunità seuese, operosa popolazione barbaricina prevalentemente dedita alla pastorizia, ma ricca di tradizioni artigianali ed impegnata dalla fine dell’800 e fino agli anni ‘50 di questo secolo, nelle attività estrattive collegate con le miniere di antracite. La visita del carcere baronale fa invece drammaticamente rivivere le condizioni di vita dei carcerati al tempo in cui sistema poliziesco e giudiziario venivano nell’isola applicati dai feudatari. Sorto intorno alla metà del ‘600 (incontrada della Barbagia di Seulo , ducato di Mandas) ed in uso ancora in tempi recenti, rivela diverse stratificazioni costruttive. E’ costituito, conservando diversi arredi, dall’alloggio della guardia carceraria (con soggiorno-cucina e camera da letto), cella femminile, sala di ricezione, cella maschile, celletta di rigore e cortile esterno per l’ora d’aria dei detenuti.