Proposta da:
Nicode
Particolare del Palazzo Boyl - Comune di Milis Indovinata da:
Agresti
22palazzoboyl
I Boyl, originari di Aragona, arrivarono in Sardegna intorno al 1300, nel periodo giudicale. Secondo alcune ipotesi il primo impianto dell’edificio risalirebbe alla fine del 1300, infatti il prospetto posteriore è costituito in laterizio pieno con archi a sesto acuto, elementi tipici dell’architettura Gotico- Catalana. In seguito furono realizzate le trasformazioni e gli ampliamenti più importanti; lo stile che caratterizzava l’intera struttura fu inglobato in un nuovo ed innovativo impianto neoclassico, di cui la galleria di ingresso e la nuova facciata costituivano gli aspetti più peculiari. Il progetto fu redatto da architetti piemontesi e i lavori furono diretti da Conte Carlo Boyl, fratello di Vittorio, che, oltre a progettare il Palazzo Boyl di Cagliari e Porta Cristina, realizzò anche il collegamento con la nuova strada Carlo Felice, nella quale al bivio di Tramatza era posto un cippo di segnalazione. Attualmente il Palazzo, situato al centro del paese, si presenta con una facciata dipinta di rosso bruno e bianchi marcapiani. Per metterla in particolare risalto, il Conte Vittorio acquistò parte delle abitazioni che si trovavano di fronte dell’edificio e costruì un giardino recintato nell’area in cui attualmente si trova la Piazza Martiri. L’ingresso è costituito da un arco a tutto sesto, sovrastato da un balconcino superiore e da un terrazzino con i busti delle quattro stagioni. Il portale principale è delimitato da una gradinata con leoni marmorei. Dall’ingresso principale si accede alla sala centrale detta delle armi. Interessanti sono i mosaici pavimentali che arricchiscono per forma, colore e temi alcune sale del palazzo. La famiglia Boyl ha mantenuto la proprietà della villa fino al 1978, quando venne acquistata dal Comune di Milis per la cifra simbolica di 13 milioni di lire. La villa è stata completamente restaurata: nel cortile si è ricavato uno splendido Anfiteatro con oltre 600 posti a sedere mentre il piano inferiore è costituito da una serie di sale di rappresentanza arredate con mobili d’epoca. Nelle sale superiori si sono ricavati ambienti per convegni-studio. Inoltre da alcuni anni il Palazzo ospita il museo del costume e del gioiello sardo.