Proposta da: Ziama |
Gli Scogli delle Tacche Bianche - Carloforte | Indovinata da: Nuragica |
SCHEDA: L'isola di San Pietro è costituita da un territorio formatosi dalle eruzioni vulcaniche sottomarine che interessarono la terra nel terziario. Infatti le sue rocce sono di natura eruttiva: trachiti, lipariti, commenditi ( zona Commende, Bricco di Ravenna, di Tortoriso, Capo Sandalo ) a cui si mescolano formazioni tufacee ( Tacche Bianche, Becco ) che ne caratterizzano il paesaggio. Le Tacche Bianche, sono appunto grandi banchi di chiari tufi vulcanici, sulla costa settentrionale dell’isola di San Pietro, ed e' proprio in questo specchio di mare, che avviene la "mattanza". Dalla guida turistica di Carloforte: “......Lasciato Caporosso alle spalle, si giunge a Capo Sandalo, dominato dal maestoso faro, con dinanzi l'isolotto del Corno, un vero paradiso per i sub. Si entra poi nella splendida cala di Calafico; si prosegue in seguito al fianco della Borrona, uno strapiombo roccioso di indicibile bellezza, dove le rocce erose e modellate dal vento e dal mare assumono mille forme. Di lì a poco si arriva al canale di Calavinagra, luogo dalla bellezza non comune, al largo del quale un tempo si trovava una tonnara, detta appunto di Calavinagra. Proseguendo, si incontra prima la piscina naturale del Troggiu e poi Nasca, con le sue grotte e il suo alternarsi di anfratti e piccole cale rocciose. Oltre, si arriva alla splendida grotta di Punta delle Oche, della profondità di circa cinquanta metri: meta assolutamente d'obbligo per le piccole imbarcazioni. Si incontra poi il Canale di Mamerosso (nei pressi del quale si trova il fungo di pietra), punta Regolina e infine le Tacche Bianche, davanti alle quali, nei mesi che vanno da aprile a giugno, si cala la tonnara”
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*Ziama ha postato per Laier che ha passato la mano.
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