Proposta da:
Aschy
Domus de Janas S'Acqua ' e Dolus -
Settimo San Pietro
Indovinata da:
Pjalex
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DOMUS DE JANAS DI S'ACQUA 'E DOLUS (Settimo San Pietro)
Ubicazione: Per raggiungerla è conveniente partire da Sinnai, dirigersi verso la pineta demaniale di Sa Pira (transitando dalla via Roma, nelle vie San Nicolò e Via della Pineta). Poco prima di giungere all’ingresso della pineta, bisogna svoltare a sinistra in una strada a fondo naturale. La strada è lunga circa 1,2 km e sulla destra costeggia la piccola chiesetta di Santu Pedru. Giunti ad una strada asfaltata, bisogna svoltare sulla destra (a sinistra ci si dirige verso il comune di Settimo San Pietro). Percorsi poco più di 600 metri, sulla destra si osserva un cancello che impedisce l’ingresso delle autovetture (ma non dei pedoni) nella pineta demaniale. Parcheggiato l’auto poco più avanti, e varcato il cancello, bisogna arrampicarsi in una stradina in terra battuta per 200-300 metri, finché sulla destra si incontra un sentierino che è stato in seguito ingrossato (ormai è diventata una strada a tutti gli effetti). Dopo meno di cento metri il sentierino sbuca su un tagliafuoco. Bisogna dirigersi per qualche decina di metri sulla sinistra e quindi superato un rozzo muretto di pietre, si percorre un sentierino che dopo qualche decina di metri porta ad una formazione rocciosa nelle cui pendici si trova la domu de janas. Descrizione del sito: Per la conformità fisica del terreno circostante risulta molto difficile da scorgere, ed è probabilmente per questo motivo che il monumento si presenta abbastanza integro. Strutturalmente è formato da un classico accesso rettangolare che dà ad una prima piccola nicchia che è collegato da un altro accesso rettangolare ad una seconda e più grande nicchia. L’apertura principale è alta un metro, che consente di arrivare subito ad una piccola sala, da dove poi si accede ad una seconda. Dal pavimento di entrambe le sale, sgorga una fonte d’acqua. Un’antica leggenda narra che San Pietro passò a Settimo e si riposò in questa roccia. Pregò così tanto che rimase il segno delle sue ginocchia nella roccia. Si racconta anche, che quando, il 29 Giugno (festa di San Pietro e Paolo), il parroco andava a benedire quell’acqua, là si faceva una grande festa con i balli e canti. La gente partiva dalla periferia del paese e arrivava fino alla chiesetta di San Pietro, non molto lontana dalla fonte. La sera il parroco celebrava la messa e benediceva tutti i presenti con l’acqua della fonte; tutti bevevano dalla fonte perché si diceva che quell’acqua fosse miracolosa, cioè capace di guarire i dolori. Da qui deriva il suo nome: “S’acqua ‘e dolus”, cioè l’acqua dei dolori.
* La leggenda e altre notizie sono tratte da questo sito http://settimonline.interfree.it/ar...s/domusc.htm http://www.comune.settimosanpietro....a/janas.html Ma mi è stato confermato da alcune donne che ho incontrato mentre si recavano nel piccolo ipogeo prenuragico.
*Aschy ha postato per Arceo che ha passato la foto