Proposta da: Antoi |
Chiesa di San Pietro in Silki - Comune di Sassari | Indovinata da: Nuragica |
SAN PIETRO IN SILKI Il campanile di maniere lombarde del XIII secolo ed alcune strutture murarie della navata sono quanto resta della chiesa romanica annessa all’Abbazia delle Benedettine. La struttura attuale fu riedificata nel seicento; a navata unica coperta a botte, con cappelle solo su un fianco. La più antica pare che fosse la prima a sinistra, la Cappella della Madonna delle Grazie o dell’Annunziata con un gruppo ligneo gotico-aragonese del XIV secolo; ha volta a crociera ed è separata dalla navata mediante un arco ogivale su pilastri dai bellissimi capitelli scolpiti in pietra calcarea grigia, alla maniera aragonese. Vi è raffigurata l’Annunciazione e ancora motivi decorativi con tralci di vite, uva, angeli e stemmi gentilizi, l’effige di San Paolo e San Pietro, con libro e una grossa chiave. Si pensa che la cappella sia stata eretta tra il 1467 e il 1477 in seguito al ritrovamento miracoloso del simulacro della Vergine, ancora oggi veneratissimo in città. In questa cappella, una bella cancellata separa l’ambiente quattrocentesco a crociera aragonese da due vani di epoca successiva, uno con volta a vela e l’altro coperto a botte, ove si trova un altare in marmo. Nella parete, a destra, un monumento marmoreo del 1633 in memoria di Don Giacomo Manca, barone d’Usini. La gemma anulare decorata con tralci di vite e cordigli francescani, presenta in rilievo la Madonna assisa su cuscino con Bambino. La seconda cappella ha volta a botte, la terza a crociera e la quarta, profonda, con volta lunettata ha un bell’altare barocco ligneo del seicento, con un simulacro della Vergine, antichissimo e fra i migliori dell’isola. In una teca è custodito il cuore incorrotto di San Salvatore da Horta. Nel presbiterio un bellissimo altare dorato che occupa tutta la parete di fondo, fatto caratteristico delle chiese sei-settecentesche di Sassari. L’altare maggiore accoglie il simulacro della Vergine delle Grazie ed è diviso in due ordini, con colonne scanalate che riquadrano sei nicchie con statue; pregevole la statua di San Pietro, al centro in alto sotto il fastigio. Nelle pareti laterali del presbiterio, due riquadri raffiguranti la glorificazione di San Pietro e di Sant’Antonio. Pregevole il pulpito ligneo. La chiesa è sede del gremio dei "Massai", il più antico, la cui patrona è appunto la Madonna delle Grazie. La cantoria è stata ricavata sull’ampio atrio, ove sono murate numerose lapidi. Interessante il portale intagliato. La facciata modesta, è del 1675. Il convento annesso ha subito numerose modifiche, oggi vi si trova una casa di ricovero, mentre i Francescani hanno sede nell’edificio al di là del piazzale.
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