Giardini Pubblici - Cagliari
Già giardino della polveriera dell' Arsenale, venne acquisito dal Municipio di Cagliari nel 1840. La prima carta di Cagliari che riporta il disegno del giardino (oltre le precedenti figurazioni di un viale alberato della cartografia del primo ottocento) è datata 1851, ed è conservato all’Istituto Geografico Militare di Firenze. Il giardino è descritto dal Lamarmora nel suo Itinerario e dal Canonico Giovanni Spano, nella Guida della città e dintorni di Cagliari (1861), oltrechè dal Valery nel suo Viaggio in Sardegna.
La pianta conservata a Firenze rappresenta nel giardino un grande viale rettilineo che dall’ingresso conduce all'edificio della polveriera, ora Galleria Comunale d' Arte, il cui spazio esterno è abbellito da un disegno geometrico di percorsi e aiuole. L’aiuola laterale è percorsa da un sentiero a serpentina.
Il progetto di restauro
Sulla base degli studi effettuati sulle fonti (cartografa, foto, documenti) e del rilievo del sito e delle specie, si è cercato di evidenziare i segni ancora presenti dell'impianto originario. Il progetto di restauro ha cercato di mantenerne il carattere di amena passeggiata tipica del giardino ottocentesco, lasciando spazi per le funzioni ormai consolidate, maturate dall'uso attuale: per lo svago e il gioco dei bambini, per le esigenze di quiete dei più anziani e infine per le necessità della Galleria, il cui spazio antistante può considerarsi una sua proiezione esterna, sia formale che funzionale.
Il disegno procede da una porzione del giardino più geometrizzata, in prossimità della Galleria, verso un disegno più libero e infornale via via che ci si allontana.
Col restauro si sono evidenziati e caratterizzati tre diversi sistemi di percorrenza e di lettura del giardino:
- il grande viale principale, un lungo asse puntato verso il fondale prospettico della Galleria;
- il percorso laterale, più appartato, con una bella vista sul giardino e uno sguardo rivolto verso la città nuova;
- il percorso a serpentina, che riscopre il tracciato esistente nell'impianto originale e offre una vista più mossa e informale del giardino.
Per quanto attiene gli arredi, sono state collocate nuove sedute, in prossimità dell'ingresso principale si trovano i servizi igienici totalmente accessibili e la guardiania per i custodi e l’informazione al pubblico. Sono state realizzate due vasche d’acqua bordate da sedute. Le pavimentazioni sono in calcestruzzo architettonico lavato, il cui aspetto è quello del ghiaino stabilizzato, materiale molto usato nei restauro di giardini storici aperti al pubblico. I ricorsi laterali dei percorsi sono in pietra calcarea.
E’ stata rimossa la vasca dei pesci rossi realizzata nel 1987-89.
Per quanto attiene gli interventi sul verde, le pessime condizioni di salute e stabilità dell’alberata dei lecci, per una patologia che gìa aveva determinato un intervento di abbatti????A?mento e sostituzione negli anni ’50, ha richiesto l’espianto degli esemplari incurabili di impianto più recente, che sono stati sostituiti con Jacarande. Sono stati salvaguardati gli esemplari di lecci più pregevoli e di maggiori dimensioni ancora curabili.
Le fioriture, in tempi recenti pressoché abolite dai Giardini, sono state reintrodotte nelle aiuole in prossimità della Galleria, concepite come grandi tappeti colorati. Un roseto accupa la grande aiuola che precede il percorso a serpentina. Rose abbelliscono il sottobosco del viale laterale di jacarande.
La parte più estesa del giardino, a destra di chi percorre il viale dall'ingresso verso la Galleria, è occupata da un unico grande prato e completamente calpestabile, sfondo per gli alberi più imponenti: querce e olivi, i gruppi di Phoenix, i due giganteschi esemplari di Ficus e per le masse di arbusti della macchia.
Esemplari di chamaerops e cycas sono posti immediatamente sotto il costone roccioso, ove con la base esistente di Phoenix canariensis e di Trachicarpus fortunei è realizzato un giardino di palme.
Sono stati realizzato ex novo l’impianto di irrigazione, l’impianto idrico, l’impianto di drenaggio, è stata adeguata l’illuminazione già esistente.
L’ intervento è stato preceduto da indispensabili operazioni di disgaggio e prima messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante.
La Biblioteca fuori dalle mura
Le sedie colorate poste qua e là negli angoli anche remoti del Giardino, sulle quali è appoggiato un libro, vogliono essere una citazione del progetto “Il Giardino da leggere”, inserito in quello cittadino “La Biblioteca fuori dalle mura”, che verrà inaugurato nella sua completezza il 30 settembre 2006, in occasione della festa del lettore. Un segnalibro, all’interno di ogni volume, racconta nei dettagli i servizi e le modalità per poter usufruire del “Giardino da leggere”, che nasce come un prolungamento della Biblioteca specialistica di Storia dell’Arte della Galleria Comunale, supportata dal Servizio Bibliotecario Civico.
Sono previsti dei carrelli con circa 200 titoli, tra i quali prevarranno romanzi, saggistica e libri per ragazzi, con particolare riferimento al paesaggio e al giardino.
Saranno inoltre a disposizione dei lettori i principali quotidiani sardi e nazionali.
Grazie alla presenza di sedie e tavoli mobili, gli utenti potranno scegliere il loro angolo preferito per la lettura, accanto alle nuove vasche, sulle quali si specchia la facciata della Galleria, o tra i bellissimi colori delle aiuole fiorite.
Inoltre attraverso la tecnologia Wi-Fi, in determinati spazi del Giardino, sarà possibile l’accesso a internet senza fili e sul proprio portatile si potranno leggere le e-mail o semplicemente collegarsi in rete mentre si lavora o si studia all’aria aperta.
Altre informazioni: http://www.ufficiostampacagliari.it