Nostra Signora di Tergu - Tergu (SS)
Santa Maria di Tergu è il titolo cristallizzato nei secoli dell'antica Nostra Signora di Gerico. L'importanza per la storia del cristianesimo in Anglona di quest'antico Santuario edificato per essere casa di monaci è testimoniata dai flussi di pellegrini che invocano la Madonna di Tergu quale Regina dell'Anglona. Strutture di epoca nuragica fungevano da supporto ad una mansio romana, dove era praticata la coltura cerealicola. Testimonianza di questo passato rimane nel marmo funerario dedicato alla famiglia degli Egrili e custodito a tuttoggi nell'interno della chiesa. Un impianto altomedioevale bizantino si sovrappose e poté essere sviluppato dai monaci cassinesi in seguito alle prime ampie donazioni dei Giudici di Torres fin dagli inizi del XII secolo.
Il più ricco ed importante monastero del Nord Sardegna ebbe vita per quattro secoli, di quella fioritura e sviluppo rimangono significative tracce archeologiche visibili nelle adiacenze del Santuario.
Il portale d'accesso a doppio archivolto introduce ad un cortile dominato dal prospetto della facciata, sobrio nelle linee architettoniche, ma ricco e sfarzoso nella simbologia e negli ornati. Sul lato sinistro della costruzione, verso nord-est, si alza l'imponente campanile a canna quadrata con cornici marcapiano, che assolveva a funzioni di torre di difesa e di avvistamento affronte delle incursioni piratesche provenienti dalla vicina costa.
La fabbrica romanica ha croce comissa, derivante da un impianto ad unica navata ampliato poi con un transetto voltato a botte che si apre sull'aula con due archi ogivali.
L'interno in capriate è posteriore ai restauri del 1664, originariamente doveva essere a botte, una lapide del 1664 ricorda l'appellativo "Rosa di Gerico". L'altar maggiore è costituito da un retablo del XVII secolo, composto da otto tele raffiguranti la vita della Madonna. La nicchia centrale dell'altar maggiore custodisce un marmo di Carrara di scuola toscana che nella purezza delle linee rappresenta una Madonna in trono con Bambino (XIV secolo). Il culto della Vergine è testimoniato nella sua persistenza attraverso i secoli da un busto in trachite, a bassorilievo secondo moduli bizantini, di una Madonna orante rivestita della cocolla monastica, decollato (XIII).
Festività: 8 settembre.
Tratto da: http://www.diocesitempio-ampurias.it/