Vincitori: Danilo A., Laura P. PierGiorgio B., Rino C., Eonicia S., Barbara W., Andrea D., Marta P., Carlo B., Giuseppe M., PierGiorgio O., Giuseppina M., Loredana M., Lino M., MariaGrazia C., Luigi G., Andrea C., Alexandra F., Pier Luigi N., Giorgio P., Anna P., Antonella S., Luisa S., Franca S., Enedina P., Maria Antonietta C., Maurizio C., Roberto Q., Maria N. B., Angelo S., Angela M., Silvana C., France., PierLuigi P., Antonello R., Enrico P., Ida N., L.S., Virgilio V., Antonino L., Valeria F., Simona R., Rosa C., Gigi A., Luigi P., Walter G., Marco M., Carlo B., Marco Antonio C., Alessandra P., Antonella S., Adamo, Giuseppe M., Giorgio V., Salvatore N., Baba B.
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Tavolara - Area marina protetta di Tavolara - Punta Coda Cavallo (OT)
Tavolara Unica ed originale, nel territorio dell'area marina, è l'isola più grande e suggestiva: Tavolara. Nel periodo Paleolitico, circa 37 mila anni fa, tra Tavolara e Molara scorreva un profondo corso d'acqua. L'attuale arcipelago era collegato alla terra e raggiungibile a piedi attraversando boschi e macchia mediterranea. A questa epoca vengono fatte risalire le prime tracce umane a Tavolara: nella Grotta del Papa, così chiamata per la somiglianza di alcune rocce alla tiara papale, sono state infatti rinvenute pitture rupestri e altre tracce della cultura di Bonu Ighinu (neolitico medio). Oggi e da circa 8 mila anni la Grotta è accessibile solo dal mare e le isole sono divenute tali. Tavolara si caratterizza per gli alti e ripidi costoni (falesie) sui quali è visibile l'effetto dell'erosione dell'acqua, che prende l'aspetto di docce di dissoluzione calcarea, archi naturali, condotte e grotte costiere, intercalati da falde di detrito, banchi fossiliferi di conglomerati ed arenane, tra cui la splendida spiaggia di Spalmatore di terra, testimoni dell'ultimo periodo interglaciale a clima sub-tropicale.
Le Immersioni e le Spiagge I subacquei trovano un eccezionale ambiente manno fra Tavolara, Molara e Molarotto, diversifcato e unico in tutto il Mediterraneo. In particolare fra Tavolara e Molara, l'habitat coralligeno presenta, tra grandi spugne e gorgonie, il corallo nero. Una classica immersione in parete è quella di Tegghia Liscia, a sud di Tavolara. In quel punto le falesie scendono verticali fino a 22 metri e sul fondo di alghe si distinguono stelle rosse e, all'ombra, gorgonie gialle, spugne e alghe rosse. Nella zona è possibile avvistare grandi orate e dentici, mentre a ovest si incontrano le aragoste. A nord est di Punta del Papa, diverse guglie calcaree salgono dal fondo. Più in basso ci si spinge, maggiori sono le probabilità di incontrare cernie e dentici. Infine, va segnalata la secca a nord di Molarotto, subito prima del mare aperto. A settembre si incontrano branchi di ncciole, dentici, murene, corvine e cernie esplorando i canaloni che si aprono nelle secche di granito. Per chi non vuole immergersi, l'altemativa sono le tante spiagge della costa: porto Taverna a Loin Ponto San Paolo e poi, verso sud, cala Girgolu, l'insenatura di Coda Cavallo, le grandi trasparenze di Brandinchi, La Cinta e l'lsuledda. A Tavolara, l'unica spiaggia è quella dello Spalmatore di Terra coda di Tarra, in Gallurese. Tra Molara e Tavolara, da non perdere Li Pischini, le piscine naturali con sabbia bianchissima definite da Fulco Pratesi come gli ecosistemi in basso fondale più belli del mondo. Cala Spagnola e Cala di Chiesa sono, infine, gli arenili di Molara.
Altre Info: http://www.parks.it/
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