Arco di via Solferino a Carloforte
Foto IG Sabrina Fiori
«Uno schizzo di blu tabarchino avvolge la scalinata dell'Archiotto con flutti cangianti che, frangendo silenziosamente, accompagnano il mare dentro i carrugi». Il progetto promosso dall'Amministrazione Comunale di Carloforte nell'ambito del programma "Estate d'amare" è stato ideato dall'ingegner Manuel Marotto e realizzato in collaborazione con l'Architetto Marilena Pattitoni e il pittore Antonio Asara ed è finanziato dalla Fondazione di Sardegna.
«L'onda è realizzata con pitture completamente naturali a base di acqua, vitamina C, lecitina di soia, caseina, olio di lino, essenze vegetali e derivati degli agrumi, che conferiscono un gradevole aroma trattandosi di basi alimentari - spiega l'ingegner Marotto -. Nessun prodotto di origine sintetica per un risultato che verrà naturalmente dilavato dal tempo. La tecnica utilizzata prevede che le pitture vengano fatte gocciolare e schizzate casualmente sia sulle pedate che sulle alzate per creare un intreccio di cromaticità in contrasto visibile dall'alto come dal basso. Le tonalità che digradano dal blu scuro all'azzurro sono incorniciate da banchi di posidonia luminescenti creati riciclando tremila bottiglie di plastica (scarti di produzione) entusiasticamente fornite dall'Azienda Acqua Smeraldina. L'auspicio è che l'opera contribuisca alla ulteriore valorizzazione e promozione del territorio e, a giudicare dal numero di riprese fotografiche gia durante la parte finale della realizzazione, l'obiettivo appare centrato».
L’arco che sta nel mezzo della via Solferino di fronte a piazza Repubblica è conosciuto come archióttu (così è chiamato da tutti gli isolani).
Quando e perché sia stato costruito nessuno lo sa con precisione. Ma in molti a Carloforte dicono che sia stato fabbricato più o meno alla fine del Settecento e che fosse la porta d’ingresso del giardino della famiglia Rapallo, a quei tempi una delle più ricche di Carloforte.
Sta di fatto che è forse uno degli angoli più fotografati di Carloforte. I pittori l’hanno disegnato in tanti quadri e i tanti forestieri che in estate vengono a Carloforte si fermano sempre ad ammirarlo e a farsi fotografare, da soli o in compagnia, con l’archióttu alle spalle.
Anche gli isolani, molte volte e in diverse occasioni, per esempio quando una leva festeggia il compleanno o per Carnevale quando tutti sono mascherati vanno a farsi le foto di gruppo sotto l’archióttu.
Per la suggestione che accende nella gente, durante l’estate in questo luogo, proprio sulle scalinate davanti ad esso, si leggono poesie o si suonano e cantano le canzoni tradizionali.
Comune di Carloforte
via Garibaldi, 72 - 09014 Carloforte CI
0781 8589200
http://www.carloforteturismo.it/