La Settimana Santa è per la comunità ospitale di Galtellì uno dei momenti più significativi dell'anno. E' infatti durante questo periodo che il sentimento religioso, insito nella comunità galtellinese, raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione.
Settimana Santa 2024 di Galtellì
Sa Chita Santa - La Settimana Santa a Galtellì
La Settimana Santa è per la comunità ospitale di Galtellì uno dei momenti più significativi dell'anno. E' infatti durante questo periodo che il sentimento religioso, insito nella comunità galtellinese, raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione.
Tra le più coinvolgenti della Sardegna, la Settimana Santa che si rinnova ogni anno nell'antico borgo medioevale di Galtellì è un'esperienza unica e appassionante. Fede e tradizione si mescolano in antichi riti di origine spagnola tramandati da secoli dalle due confraternite del borgo, Santa Rughe e Sas Animas, che accompagnano con antichi canti religiosi, in lingua sarda e latina, le diverse cerimonie.
Con la benedizione delle palme e degli ulivi e con lo scambio di "sos passios" nel giorno della Domenica delle Palme si apre la Settimana Santa.
Alla cerimonia del Lavabo del Giovedì Santo segue il rito di "Sas Ecresias", processione lungo le antiche vie e le chiese del centro storico accompagnata dal suono martellante delle "metraculas". Lo stesso rito di "Sas ecresias" inaugura al mattino un intenso Venerdì di Passione caratterizzato da un susseguirsi di riti da "s'incravamentu" sino al commovente rito di "s’iscravamentu" seguito dal partecipato "interru de Zesu Cristos", confraternite e fedeli percorrono le vie del paese portando in processione il simulacro del Cristo Morto. La Domenica di Pasqua gli spari a salve dei fucilieri e il festante suono delle campagne suggellano “S’incontru” , suggestivo e antico rito che celebra e rievoca l'incontro del Cristo Risorto con la Madonna Addolorata.
Due particolari pietanze caratterizzano la settimana della passione di Cristo a Galtellì: "sa minestra chin ambidda" (minestra con anguille), servita il giovedì santo durante una cena alla quale prendono parte solo i membri delle confraternite, e "sos coccorrois", tipico dolce preparato con farina e vincotto mescolati ai segreti della tradizione; la sua preparazione avviene solo ed esclusivamente durante la notte tra il mercoledì e il giovedì santo.