Sono 25 i luoghi della cultura, tra monumenti, musei,siti di interesse storico di Carbonia, aperti ai visitatori sabato 11 e domenica 12 maggio in occasione di Monumenti Aperti 2024.

 monumenti aperti carbonia 2024

Monumenti Aperti a Carbonia sabato 11 e domenica 12 maggio 2024!

Sono 25 i luoghi della cultura, tra monumenti, musei,siti di interesse storico di Carbonia, aperti ai visitatori sabato 11 e domenica 12 maggio: un percorso per immergersi nella storia millenaria del territorio, che ha come filo conduttore dei vari periodi storici il lavoro manuale legato al carbone e ai metalli, dal Neolitico all’età dei Fenici, che si integrarono con le popolazioni autoctone, fino ai giorni più recenti con la Città di Carbonia, un gioiello di architettura razionalista.

Tutte le informazioni sul programma e sulle attività collaterali possono essere consulte sul sito monumentiaperti.com.

Inserita per la prima volta in questa edizione in Monumenti Aperti l’area archeologica di Corona Maria con viste a cura dell’I.C. “Deledda – Pascoli” plesso di Cortoghiana (scuola secondaria primo grado) e dell’associazione O.d.V. “Sardinia Archeologica.

Situato nella pineta di Cortoghiana il complesso pre –protostorico documenta un’occupazione della zona dal Neolitico finale (IV millennio a.C.) all’età del Bronzo (medio e finale, XVII-X sec. a.C.). Nel sito diverse domus de janas. Tra queste, una a pianta circolare con due vani sopraelevata, circondata da un’area sacra con coppelle. Un’altra è inglobata all’interno della cantina di un’abitazione moderna. Di età Nuragica diverse capanne circolari pertinenti a un villaggio, una tomba dei giganti e un nuraghe. La presenza di ceramiche di età romana documenta un’occupazione dell’area anche in età repubblicana.

Gli altri 24 monumenti aperti a Carbonia.

È uno dei siti culturali del sistema museale cittadino e sfondo di numerose iniziative culturali. È lo SiMuC, parco urbano Cannas di Sotto, che include una necropoli a domus de Janas (datata dal 3700 a.C. circa) e l’antico Medau Sa Grutta, a essa sovrapposto. Le tombe furono riutilizzate da parte degli abitanti del Medau come rifugi, magazzini, fornaci, ricovero per animali. Le visite guidate sono a cura dell’Istituto comprensivo Scuola Secondaria primo grado “S. Satta”.

Si prosegue con il Parco Archeologico di Monte Sirai (sulla strada Statale 126 al km 17: un comprensorio di oltre 40 siti di varie epoche (dal IV millennio a.C. in poi), ma con l’impronta più marcata lasciata dai fenici (da metà VIII sec. a.C.) e poi dai cartaginesi, cui si deve l’attuale struttura abitativa (III sec. a. C.).

Incluso nel Parco Archeologico di Monte Sirai, il Nuraghe Sirai (XIV-VI sec. a.C.),un sito di eccezionale interesse per la conoscenza dell’ultima fase della civiltà nuragica e della presenza fenicia in Sardegna. La fortezza (del 625-550 a.C. circa) è l'unico insediamento cinto da possenti fortificazioni di tipo orientale; di forte vocazione produttiva (ceramica, pellami, metalli e soprattutto vetro), è il risultato dell’integrazione di  una comunità sardo-fenicia. Visita guidata a cura degli studenti dell’Istituto “Madre Camilla Gritti”, Primaria Paritaria, dell’Associazione Centro Anziani Carbonia ONLUS e Gruppo Comunità via Marconi

Si trova a Bacu Abis subito dopo l’ingresso da Iglesias, il Pozzo Castoldi. Il sito, realizzato durante la gestione “Monteponi – Montevecchio” della Concessione Mineraria di Bacu Abis, deve la sua denominazione a un componente della famiglia Sanna – Castoldi. La sua costruzione risale al 1929 e nei due anni successivi vennero realizzati il castello, la cabina dell’argano e le gallerie. Accompagneranno i visitatori gli alunni dell’Istituto comprensivo “Deledda – Pascoli” plesso di Bacu Abis (scuola secondaria di primo grado) e i volontari del “Coordinamento delle associazioni di volontariato di Bacu Abis”.

Si resta a Bacu Abis per la visita alla chiesa di Santa Barbara, alla Grotta Lourdes e al Monumento ai Caduti. La chiesa, realizzata secondo l'architettura razionalista fascista, fu costruita nei primi anni ’30 e fu intitolata dal ’38 alla Santa protettrice dei minatori. A destra della chiesa la riproduzione della Grotta di Lourdes, voluta da Don Nazzareno inaugurata nel 1953. Dirimpetto, il monumento ribattezzato Il Cannone, inaugurato intorno al 1950 per onorare la memoria dei caduti delle due Guerre Mondiali. Visita guidata a cura dell’Associazione culturale Santa Barbara di Bacu Abis.

Quattro beni attendono i visitatori alla Grande Miniera di Serbariu: la miniera, visitabile in esterno con le guide che illustreranno, anche attraverso immagini fotografiche, i diversi edifici e le loro funzioni. Attivo dal 1937 al 1964, il sito minerario di Serbariu è stato recuperato e ristrutturato a fini culturali, museali e didattici. Le visite sono curate dagli alunni dell’I.C. “S. Satta” (scuola primaria) e dell’I.C. “Don Milani” (scuola secondaria di primo grado) e dai volontari dell’associazione “Amici della Miniera”. Collabora l’O.D.V. “Athena”; l’Ex Direzione Miniera di Serbariu – Fabbrica del Cinema, all’ingresso dell’area mineraria. L’edificio, ultimato nel 1937, ospitava gli uffici della miniera. La struttura è rimasta operativa fino alla chiusura della miniera nel 1971. Oggi ospita il progetto Fabbrica del Cinema realizzato dalla Società Umanitaria. Le visite sono a cura del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria e della Cooperativa S.C.I.L.A; il Centro Ricerche Sotacarbo – Grande Miniera di Serbariu, realizzato negli edifici del vecchio magazzino materiali e inaugurato nel 2008: un punto di riferimento internazionale nei campi dell’innovazione tecnologica e della ricerca sulle energie pulite. Visita guidata a cura dell’I.I.S. “Gramsci – Amaldi” e successivi laboratori di divulgazione scientifica in collaborazione con il Centro Ricerche Sotacarbo; il Museo del Carbone – C.I.C.C, visitabile in esterno con le guide della scuola primaria dell’I.C. “S. Satta” che illustreranno, anche attraverso immagini fotografiche, i diversi edifici e le rispettive funzioni. Inaugurato nel 2006 in seguito al recupero del sito minerario, include la lampisteria, i castelli dei pozzi, le due sale argani e la galleria sotterranea.

Si fa ritorno nel centro della cittadina sulcitana per le visite, a cura dell’I.I.S. – I.T.C. N. 2 “Beccaria” di tre siti in piazza Roma: il Dopolavoro Centrale, complesso formato da due corpi indipendenti disposti ad angolo retto, a chiudere l'angolo est della piazza. L’edificio in piazza Roma era adibito all’organizzazione del tempo libero dei lavoratori, in coerenza con la politica del Partito Nazionale Fascista; la Torre Civica, nata come Torre Littoria, sede della Casa del Fascio. La posa della prima pietra avvenne il 10 giugno 1937. Rivestita di trachite rossa, è alta m. 27,50 e suddivisa in 5 piani. Al primo era situato il Direttorio che dava sul balcone dal quale il 18 dicembre 1938 Mussolini si affacciò per inaugurare Carbonia; il Teatro Centrale, i cui lavori sono cominciati l’8 novembre 1937 e sono stati ultimati il 20 novembre 1938. Funziona regolarmente dal 1° gennaio 1939. L’edificio, di dimensioni stimate in 17 x 32 m., è concepito come un blocco compatto.

Gli alunni dell’I.I.S. “G. M. Angioy”, con il supporto dell’O.d.V. “Athena”, guideranno le visite alla Chiesa di San Ponziano. La principale chiesa cittadina, dedicata a San Ponziano, è situata nella centrale piazza Roma. Fu terminata nel novembre del 1938 e consacrata un anno dopo, il 18 novembre 1939. L’architettura razionalista con linee rette e semplici e l’abolizione di ogni decorazione incarnano l’ideale autarchico del regime fascista, reinterpretando insieme lo stile romanico.

In via Nuoro, invece, si potrà visitare, con la guida degli studenti della sede C.P.I.A. di Carbonia e dei volontari dell’associazione Pro Loco Carbonia, il Rifugio antiaereo: una delle rare testimonianze di archeologia militare dell’isola. La struttura conserva ancora oggi gli impianti di illuminazione, areazione e acqua corrente.

Gli alunni dell’I.C. “S. Satta” (scuola primaria) con la collaborazione dei cittadini del quartiere Carbonia Nord racconteranno la Chiesetta operaia e il Quartiere Lotto B, in via Sicilia. Il rione ospitò inizialmente i primi capannoni in legno e lamiere di Carbonia, che utilizzati prima per riporre gli attrezzi degli operai edili, furono trasformati poi in edifici in muratura per dare alloggio ai minatori scapoli o senza famiglia al seguito.

La Casa del Mutilato, in viale Trento angolo via Asproni, è un altro edificio in stile razionalista aperto alle visite. Costruita nel 1956, venne inaugurata il 25 ottobre del 1959. All’interno è stata allestita una mostra fotografica e storica che racconta dalla posa della prima pietra della casa del mutilato fino ai giorni nostri. Visita guidata a cura della Scuola Paritaria “Madre Camilla Gritti” (secondaria primo grado) e dell’associazione “Mutilati e Invalidi di Guerra”

Si può precorrere anche con un trenino, con partenza da piazza Roma, il museo a cielo aperto CIAM, Carbonia Itinerari dell'Architettura Moderna. In mostra gli edifici di Carbonia “città di fondazione”, creata nella prima metà del Ventesimo secolo come la più rilevante iniziativa del regime fascista sul territorio nazionale: centro industriale, residenziale e amministrativo Visita guidata a cura della “British School di Carbonia” e delle associazioni “Polisportiva Girasole” e “N.A.B.A.

” L’Antico Borgo, chiesa di San Narciso, Cimitero Monumentale e Murales dell’artista Debora Diana verranno raccontati dagli alunni dell’I.P.I.A. “E. Loi” e dei cittadini del quartiere di Serbariu, un antico aggregato di case rurali, che sorge a sud-est di Carbonia: tessuto delle viuzze strette sulle quali si affacciano le case basse a struttura tipicamente sulcitana, con cortile interno e lolla Serbariu.

Gli alunni dell’I.C. “S. Satta” (secondaria di primo grado) apriranno le porte della loro scuola intitolata a Sebastiano Satta, edificata in via della Vittoria su progetto di Cesare Valle e di Ignazio Guidi, tra il 1939 e il 1941. La sua architettura testimonia gli orientamenti razionalistici della sua epoca in sintonia con le scelte e le necessità costruttive autarchiche.

Gli studenti dell’I.C. “Don Milani” (scuola secondaria di primo grado), in collaborazione con la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, cureranno le visite all’Osservatorio Didattico Interattivo Multimediale sulle Zone Umide del Sulcis Iglesiente in piazza Repubblica, presso lo storico edificio della città di fondazione denominato “Centro di accoglienza maestranze in arrivo”.

L’albergo operaio di piazza Repubblica è un altro tassello della Città di Fondazione aperto al pubblico nel fine settimana. L’edificio nasce nel 1936-1938 come centro di accoglienza delle maestranze che giungevano in città e oggi ospita al piano terra Osservatorio Didattico Interattivo Multimediale sulle Zone Umide del Sulcis Iglesiente, mentre al primo piano un ostello: la “Posada di Carbonia”. Visita guidata a cura dell’I.C. “Deledda-Pascoli” (scuola secondaria primo grado), in collaborazione con la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

In località Rosmarino sono situati il Dopolavoro e piazza Primo Maggio. Progettato dall’architetto Gustavo Pulitzer-Finali nel 1938, intitolato alla medaglia d’oro Ernesto Zorcolo, l’edificio stato inaugurato il 6 aprile 1941 e ha cessato l’attività il 30 settembre 1966. Visita guidata a cura dell’I.C. “S. Satta” (scuola primaria) con la collaborazione dei cittadini del quartiere Carbonia Nord.

È a un chilometro da Carbonia il nucleo originario della città Medau Is Cabiddus (Medadeddu). Con i Murales “Don Giovanni Diaz”, sarà visitabile a cura dell’Associazione sportiva “Gigi Spada” (ASD) e dell’Associazione “Senso Comune”. Si tratta di un borgo sorto circa 150 anni fa lungo la direttrice che da Serbariu conduceva a Perdaxius, che conserva un’identità ben distinta dalla città di fondazione. Nella centrale piazza Santa Rita, un murale, realizzato dai rinomati artisti Ielmo Cara e Stefano Masili.

INFORMAZIONI UTILI

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato e domenica sulla base degli orari indicati in ciascun sito. Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Eventuali altre indicazioni per i visitatori: Info Point: Pro Loco Carbonia, via Catania 2B -  telefono: 0781 188 8280; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.