Enrico Besta
1874-1952
Studioso di diritto e storico lombardo. Nacque a Tresivio (Sondrio) nel 1874.
Giunse giovanissimo a Sassari, nel 1897, come professore di diritto presso la facoltà di leggi. Già dai primi lavori (Diritto sardo nel Medioevo, 1898; Frammenti di un antico statuto di Castelsardo, 1899) emerse il suo interesse per la Sardegna giudicale. La esplorava con nuove metodologie di ricerca, di tipo economico-giuridico, destinate, anche grazie all'opera di altri importanti studiosi (Solmi, De Gioannis, Loriga, Fadda), ad innovare profondamente la storiografia sarda ancora saldamente ancorata alla tradizione ottocentesca.
Studioso tenace, imparò il sardo, in particolare il campidanese e il logudorese, nelle quali varianti erano scritte le carte cagliaritane ed i condaghi (libri patrimoniali usati per trascrivere e registrare donazioni e lasciti a favore di chiese e comunità religiose del XII-XIII secolo) che esaminò sistematicamente. Da un'antica cronaca del giudicato di Torres rinvenuta nell'archivio di stato di Torino nacque l'importante opera Liber judicum turritanorum con altri documenti logudoresi, del 1906. Nel 1908-1909 pubblicò La Sardegna medievale, in due volumi.
Ma il suo più impegnativo lavoro fu forse quello realizzato con il Solmi nel 1937, sui condaghi di San Nicola di Trullas e Santa Maria di Bonarcado. La carriera accademica lo portò da Sassari a Palermo (1903), Pisa (1909) e Milano (1924), ma lo studioso rimase sempre legato alla Sardegna.
Morì nel 1952. I lavori del Solmi suscitarono nell'isola l'interesse di specialisti e non specialisti, e furono alla base della nascita, nel 1905, della Società Storica Sarda, cui aderirono personaggi come Bacaredda, Costa, Filia, Garzia, Nissardi.