Vittorio Angius
1798-1862


Frate scolopio, canonico, giornalista, uomo politico e scrittore cagliaritano, una delle più importanti figure della cultura sarda del XIX secolo.

Nacque nel 1798 da un'agiata famiglia che gli consentì di compiere eccellenti studi.

Abbracciata giovanissimo la vita ecclesiastica, non si chiuse mai totalmente nella vita contemplativa, ma fu sempre animato da uno spirito battagliero e irrequieto. La vasta erudizione gli valse la stima dell'ecclesiastico Goffredo Casalis che lo incaricò di compilare i tre volumi dedicati alla Sardegna del grandioso Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, stampato a Torino da Marzarati e Maspero tra il 1833 ed il 1856. La sezione curata dall'Angius, non opera di geografia né di storia, ricalcava il genere del resoconto di viaggio; costituiva una summa enciclopedica di tutti gli aspetti dell'esistenza nell'isola e rimase per l'avvenire una fondamentale e preziosissima fonte di notizie per gli studiosi della cultura sarda.

Vittorio Angius accostò alla brillante attività di scrittore, quella di giornalista e politico: fondò a Cagliari il giornale Biblioteca Sarda e fu deputato del parlamento subalpino negli anni della "fusione" della Sardegna con gli stati sabaudi. Quale deputato conseguì risultati apprezzabili, pur tra le critiche dei colleghi che lo accusavano di prolissità e di eccessi polemici, e che non lo amavano per le sue posizioni conservatrici.

Nel 1840 l'Angius aveva lasciato l'isola e si era trasferito a Torino, abbandonando due anni dopo gli abiti ecclesiastici. Nel capoluogo piemontese continuò l'attività di giornalista e scrisse, nel 1847, La Leonora d'Arborea o scene sarde degli ultimi lustri del secolo XIV, considerato il primo romanzo storico della letteratura sarda.

Morì a Torino in totale povertà nel 1862.

L'Angius fu autore delle parole dell'Inno ufficiale del Regno di Sardegna Conservet Deus su Re, composto nel 1843 dal capobanda militare piemontese Giovanni Gonella ed eseguito per la prima volta ufficialmente nel teatro civico di Cagliari, il 20 febbraio del 1844.