Sant'Antioco
Età paleocristiana


Santo che ha dato nome all'isola prospiciente la costa sud-occidentale della Sardegna e al suo maggiore insediamento.

La storicità di Antioco è ritenuta pressoché certa, nonostante la scarsità dei documenti che lo riguardano: il più antico di essi è un'iscrizione del VII-VIII secolo rinvenuta nella cripta della Chiesa di Sant'Antioco a Sant'Antioco ed oggi murata nella cattedrale di Iglesias. In essa è detto beatus sanctus Antiochus e pontifex Christi, dunque vescovo, se quest'ultima espressione è realmente da attribuirsi, come diversi studiosi pensano, al nostro santo.

La vicenda di Antioco ci è nota attraverso un codice dell'archivio del capitolo della cattedrale di Iglesias che contiene la Passio del santo. Secondo la tradizione Antioco era un medico che si divideva tra la professione e il proselitismo per la nuova religione. La sua attività si svolse principalmente in Oriente, in Galazia e in Cappadocia. Arrestato in occasione della persecuzione di Adriano, fu sottoposto ad ogni genere di tortura, scampando dalla morte miracolosamente. Fu quindi condotto nell'isola di Sulci dove, in una caverna, visse pregando e convertendo quanti andavano a trovarlo. La notizia giunse alle autorità di Carales che inviarono a Sulci dei soldati per arrestarlo. Antioco li esortò ad attendere, e morì mentre era in preghiera: era il 13 novembre.

Gli storici ritengono che l'autore della Passio di S. Antioco di Sulci, per sopperire alla mancanza di dati, abbia copiosamente attinto alla Passio di un omonimo santo orientale, Antioco di Sebaste, decapitato durante le persecuzioni adrianee; le analogie tra le due vicende sono infatti sorprendenti.