Salvatore Cambosu
1895-1962
Scrittore e pubblicista. Nacque ad Orotelli nel 1895.
Diplomato al liceo classico e maestro elementare, insegnò ad Orotelli ed in altri centri dell'isola. Scrisse il suo primo romanzo, Lo Zufolo, nel 1932.
Stabilitosi a Cagliari, collaborò con riviste e giornali, tra cui L'Unione Sarda che gli pubblicò a puntate, nel 1934, il romanzo Il carro. Il Cambosu si inserì pienamente nel cenacolo culturale-politico del capoluogo sardo, dove spiccava la figura di Sebastiano Dessanay e dove andavano emergendo importanti intellettuali come Francesco Masala e Michelangelo Pira.
Nel 1954 fu pubblicata la sua più famosa opera, Miele amaro, composita raccolta di materiale storico, etnologico e poetico sulla Sardegna. Nel 1955 usciva Reportage Supramonte di Orgosolo, frutto di una sua inchiesta giornalistica sul banditismo sardo. Nel 1957 fu pubblicato Una stagione ad Orolai, imperniato sulla condizione del pastore, attraverso un personaggio bambino.
Salvatore Cambosu morì a Nuoro nel 1962.
Usciranno postumi Una stagione a Tharros (1992) e I Racconti (1996). Lo scrittore di Orotelli è considerato uno dei maggiori esponenti della corrente letteraria "neorealista" sarda, sviluppatasi a partire dagli anni '50 del Novecento: avanguardia di intellettuali-scrittori (Maria Giacobbe, Albino Berardini, Giuseppe Fiori, Francesco Masala, Paride Rombi) sostenuti da una profonda speranza di rinascita e da un rigoroso credo morale e politico, che abbandonarono il modo tradizionale di fare letteratura per un linguaggio efficace e persuasivo, attingendo prevalentemente a tecniche mutuate dai mass-media e creando strutture narrative polivalenti, tra saggio, inchiesta, testimonianza diretta e produzione di materiale documentario.