Pietro Quesada Pilo
1675
Giureconsulto, avvocato. Sassarese di nobili origini, il Quesada Pilo, come altri intellettuali sardi dell'epoca (XVII secolo), studiò diritto presso la celebre università spagnola di Salamanca. Conseguita la laurea ed entrato in possesso della cospicua eredità del padre Francesco, rimasto vittima nel 1652 dell'ondata di peste che si era abbattuta su Sassari, fece ritorno nell'isola; qui esercitò con successo l'avvocatura e ricoprì importanti incarichi.
Si spense intorno al 1675 a Napoli, dove era stato esiliato dopo l'uccisione di Agostino Castelvì marchese di Laconi, del quale il Quesada-Pilo era stato un fautore, ritenendolo "il più saldo sostenitore della sarda nazione".
Fu autore di due importanti opere: Dissertationes quotidianae e Controversiae forenses, stampate l'una a Napoli nel 1662, l'altra a Roma nel 1666.