Nicolò Canelles
1515 - 1585


Canonico originario di Iglesias, discendente di un'illustre casata catalana stabilitasi in Sardegna dal Trecento.

Divenuto vescovo di Bosa durante il regno di Filippo II, ebbe il principale merito di contribuire alla rinascita culturale dell'isola introducendo la stampa.

La sua tipografia aveva sede a Cagliari; fu diretta da Vincenzo Sambenino di Salò fino al 1576, anno in cui subentrò Francesco Guarner di Lione che la resse fino al 1589. Vi si stamparono pregevoli edizioni di catechismi, atti di concili diocesani, manuali per confessori, libri di devozione e, insieme a pochi testi patristici e di autori del mondo classico e cristiano (Cicerone, Ovidio, Venanzio Fortunato, Prudenzio, Isidoro, Cesario di Arles), i decreti del concilio di Trento e la Carta de Logu. Le edizioni Canelles, per nitidezza di caratteri e per correzione tipografica, reggono il confronto con le edizioni italiane e francesi della stessa epoca.

Nicolò Canelles morì a Bosa nel 1586.