Gonario Pinna
1898-1990
Avvocato, intellettuale e uomo politico. Nacque a Nuoro nel 1898, padre noto avvocato penalista di fede radicale.
Studente, simpatizzò con i giovani repubblicani e progressisti (Carta, Dessanay, Saba), influenzato dal poeta socialista Sebastiano Satta e dal pensiero del Tuveri. Frequentò la terza liceo a Firenze, dove ebbe modo di approfondire il pensiero di Salvemini. Interventista e volontario nella Grande Guerra, fu fatto prigioniero sul Piave.
Nel 1917 si iscrisse in leggi a Roma, dove subì la carcerazione per oltraggio alla monarchia e dove fece le prime esperienze giornalistiche. Si laureò nel 1921. Frequentò poi a Roma la prestigiosa scuola di applicazione giuridico-penale del Ferri e il corso di specializzazione in sociologia criminale al Criminalische Institut di Berlino. Divenne anche corrispondente della Voce Repubblicana dalla città tedesca.
Nel 1922 tornò a Roma e scrisse su L'Iniziativa, Scuola Positiva, L'Eloquenza, Critica politica. Iniziò la professione di avvocato penalista a Nuoro nel 1924, acquisendo da subito grande fama. Militò nelle file repubblicane e si dichiarò antifascista, per la qual cosa fu strettamente sorvegliato dalla polizia. Alla caduta del regime, fu tra gli organizzatori nel capoluogo nuorese del Partito Repubblicano Italiano. Aderì poi al Partito Italiano d'Azione, in seguito confluito a livello regionale nel Partito Sardo d'Azione; per questo redasse nel 1945 un progetto di statuto regionale. Aderì nel 1956 al Partito Socialista Italiano.
Scrisse in quegli anni su varie riviste, Solco, Riscossa, Idea Socialista, Avanti. Il Pinna fu un acuto studioso dei problemi sociali dell'isola, particolarmente quelli collegati con la cultura barbaricina. Collaborò dal 1956 con la rivista Ichnusa e pubblicò vari saggi, i più noti: Analfabetismo e delinquenza in Sardegna (1955), Il pastore sardo e la giustizia (1967), La criminalità in Sardegna (1980). Fu deputato dal 1958 al 1963.
Morì a Nuoro nel 1990.