Giovanni Spano
1803-1882


Ecclesiastico ed eclettico studioso, fondatore degli studi archeologici in Sardegna, insigne linguista. Nacque a Ploaghe nel 1803.

Compì parte degli studi a Sassari, laureandosi in teologia nel 1825. Due anni dopo prese gli ordini sacri e nel 1830 divenne dottore delle arti liberali. Perfezionò la formazione a Roma, dove studiò con zelo il greco, l'arabo e l'ebraico.

Nel 1834, lasciata la penisola, giunse a Cagliari, città che amò intensamente e che divenne teatro della sua brillantissima carriera: a 31 anni docente universitario di sacra scrittura e lingue orientali, poi direttore del museo archeologico; nel 1839 direttore della biblioteca universitaria; nel 1854 preside del liceo Dettori; nel 1854 rettore dell'ateneo. Nel 1871 divenne senatore del regno.

A Torino frequentò studiosi e cattedratici ed entrò nell'accademia delle scienze. Si spense a Cagliari nel 1882 e fu sepolto nel cimitero monumentale, in una maestosa tomba che riutilizzava un antico sarcofago: in essa aveva voluto che fosse scritto "patriam dilexit, laboravit ".

Lo Spano fu un instancabile ricercatore, particolarmente nel campo archeologico. Indagò i maggiori siti dell'isola ed i risultati furono raccolti nei quattro volumi del Bollettino Archeologico Sardo (1855-1861). Dedicò particolare attenzione alla città di Cagliari, della quale descrisse i monumenti in varie opere: Guida di Cagliari e dei suoi dintorni (1856), Guida del Duomo di Cagliari (1856), Storia e descrizione dell'Anfiteatro Romano di Cagliari (1868).

Le opere di linguistica - Ortografia sarda e nazionale, ossia grammatica della lingua loguderese paragonata all'italiana (1840); Vocabolario sardo-italiano e italiano-sardo (1851-1852)- lo resero famoso a livello italiano ed europeo. Esse nacquero in due momenti cruciali: negli anni precedenti alla "fusione" della Sardegna con gli stati piemontesi di terraferma e nel momento successivo all'unificazione italiana, cioè quando l'isola aveva la necessità di accreditarsi storicamente e culturalmente con le proprie tradizioni, prima fra tutte la lingua.

Lo Spano fu anche uno studioso di tradizioni popolari.