Gavino Gabriel
1881-1980
Musicologo, musicista, scrittore, giornalista. Nacque a Tempio nel 1881. Studiò a Cagliari diplomandosi al Liceo Dettori. Nel 1905 si laureò in lettere all'università di Pisa.
Collaborò con diverse riviste, tra cui La Voce di Giuseppe Prezzolini. Nel 1910 pubblicò sulla Rivista Musicale Italiana la monografia Canti e cantori di Gallura. Innamorato delle tradizioni popolari, soprattutto della musica e del canto, fu un convinto sostenitore dell'importanza di conservare e tramandare le melodie tradizionali. Tenne numerose conferenze sull'argomento e, accompagnandosi con la sua chitarra, fece conoscere le melodie della Sardegna in Italia e all'estero. Persino Gabriele d'Annunzio lo volle ospite per poterlo ascoltare, ed Eleonora Duse gli manifestò il suo entusiasmo, dopo un'audizione dei canti di Sardegna al Teatro Quirino di Roma, con un significativo biglietto: "Avrei voluto dirle grazie".
Propose la costituzione della Discoteca Etnica Nazionale che avrebbe dovuto raccogliere le canzoni e le melodie tradizionali italiane, ma il progetto, nonostante l'approvazione degli organi competenti, non andò in porto (divenne però direttore della Discoteca di Stato). Nei primi anni Venti pubblicò Canti di Sardegna e Grammofono educativo, testo sull'utilizzo di questo strumento nelle scuole elementari per far apprendere ai ragazzi i canti popolari italiani.
Compose un'opera lirica, La Jura, che fu rappresentata a Torino e Milano nel 1913 e 1914 e a Cagliari nel 1927, ottenendo un notevole successo di pubblico e di critica. Dal 1936 al 1953 si trasferì in Eritrea dove lavorò come giornalista e realizzò una stazione radio. Rientrato in patria continuò a lavorare come pubblicista e come musicologo realizzando due corsi di educazione musicale destinati alle scuole.
Morì a Roma nel 1980.