Enrico Endrich
1899-1985
Avvocato, uomo politico ed esperto d'arte. Nacque a Meana Sardo nel 1899.
Si laureò a Cagliari in giurisprudenza a vent'anni. Nel 1921 cominciò a praticare l'attività forense, divenendo famoso per la competenza giuridica e per l'oratoria stringata ed efficace. Nel primo dopoguerra fu vicino al movimento sardista, entrando poi nelle file del fascismo di cui divenne presto un uomo di punta; ciò anche in virtù dei suoi importanti studi: Diritto del lavoro nella Russia socialista e nell'Italia fascista (1935); Partito, Sindacato e Corporazione (1936). Fu stimato podestà di Cagliari dal 1928 al 1934.
A lui si devono qualificati interventi in campo urbanistico ed edilizio (Terrapieno, Parco della Rimembranza) e l'apertura della Galleria Comunale d'Arte. Dal 1934 al 1940 fu segretario federale del partito fascista. Nel 1943, mentre la guerra volgeva verso la disfatta, fu nominato prefetto di Cosenza. Ripresa la militanza nel Movimento Sociale Italiano, nei primi anni '50, fu eletto al consiglio provinciale di Cagliari e, nel 1953, alla camera dei deputati, mandato cui rinunciò l'anno seguente, in segno di protesta contro l'approvazione della legge che attribuiva la pensione ai parlamentari. Fu senatore attivo e attento ai problemi della Sardegna tra il 1972 e il 1976.
Raffinato collezionista, l'Endrich fu un appassionato ed un esperto di pittura; scrisse opere ed articoli giornalisti, prevalentemente sugli artisti sardi. Morì a Cagliari nel 1985.