La Sardegna nella Repubblica
1946 - Oggi
REGIONE AUTONOMA D'ITALIA
Mentre Enrico De Nicola diventava primo presidente della Repubblica, Umberto di Savoia, re da solo un mese dopo l'abdicazione del Padre Vittorio Emanuele III, lasciava per sempre l'Italia. L'isola fin dal 1944 era amministrata da "l'Alto Commissariato Italiano per la Sardegna" il quale fu investito della lotta al flagello della malaria. Grazie anche agli aiuti della fondazione Rockfeller, la lotta antimalarica ebbe un successo insperato riuscendo, dopo secoli, a debellare quella malattia ormai endemica e a distruggere per sempre la zanzara anofele.
La Sardegna, nel 1947, diventò Regione Autonoma, insieme alla Sicilia, al Trentino, al Friuli e alla Valle D'Aosta. Ma i mali dell'Isola non guarirono e a nulla sono serviti gli investimenti a pioggia con le edificazioni di cattedrali nel deserto e la forzata industrializzazione a capitale pubblico dell'Isola.
Tutte le iniziative sono cadute nel nulla, la Sardegna ancora oggi ha una disoccupazione da terzo mondo, mancano gli investimenti che riescano a creare un tessuto economico competitivo e non sovvenzionato, mancano collegamenti, strade, ferrovie, porti, non esiste ancora continuità territoriale che livelli i costi di esportazione-importazione dei prodotti; non è stata neppure avviata la metanizzazione che abbatterebbe i costi energetici, non opera nessuna industria rilevante che trasformi le materie prime in prodotti finiti, non esiste un'agricoltura moderna né un allevamento razionale.
Troppi Governi della Regione si sono succeduti, senza avere neanche il tempo di rendersi conto della situazione; troppi investimenti sbagliati hanno peggiorato l'economia mettendola in ginocchio; il turismo è l'unica via dichiarata per la rinascita, se riuscissimo a vendere il prodotto sole e mare, cultura e ambiente, forse raggiungeremmo quel benessere che vuol dire ricchezza e opportunità di lavoro per tutti.
Siamo in attesa da secoli e la speranza non ci ha mai abbandonato, nonostante le sconfitte e le delusioni speriamo ancora, ma diamoci da fare, perché la storia ci ha insegnato che nulla arriva dal cielo.
1946 - Oggi
REGIONE AUTONOMA D'ITALIA
Mentre Enrico De Nicola diventava primo presidente della Repubblica, Umberto di Savoia, re da solo un mese dopo l'abdicazione del Padre Vittorio Emanuele III, lasciava per sempre l'Italia. L'isola fin dal 1944 era amministrata da "l'Alto Commissariato Italiano per la Sardegna" il quale fu investito della lotta al flagello della malaria. Grazie anche agli aiuti della fondazione Rockfeller, la lotta antimalarica ebbe un successo insperato riuscendo, dopo secoli, a debellare quella malattia ormai endemica e a distruggere per sempre la zanzara anofele.
La Sardegna, nel 1947, diventò Regione Autonoma, insieme alla Sicilia, al Trentino, al Friuli e alla Valle D'Aosta. Ma i mali dell'Isola non guarirono e a nulla sono serviti gli investimenti a pioggia con le edificazioni di cattedrali nel deserto e la forzata industrializzazione a capitale pubblico dell'Isola.
Tutte le iniziative sono cadute nel nulla, la Sardegna ancora oggi ha una disoccupazione da terzo mondo, mancano gli investimenti che riescano a creare un tessuto economico competitivo e non sovvenzionato, mancano collegamenti, strade, ferrovie, porti, non esiste ancora continuità territoriale che livelli i costi di esportazione-importazione dei prodotti; non è stata neppure avviata la metanizzazione che abbatterebbe i costi energetici, non opera nessuna industria rilevante che trasformi le materie prime in prodotti finiti, non esiste un'agricoltura moderna né un allevamento razionale.
Troppi Governi della Regione si sono succeduti, senza avere neanche il tempo di rendersi conto della situazione; troppi investimenti sbagliati hanno peggiorato l'economia mettendola in ginocchio; il turismo è l'unica via dichiarata per la rinascita, se riuscissimo a vendere il prodotto sole e mare, cultura e ambiente, forse raggiungeremmo quel benessere che vuol dire ricchezza e opportunità di lavoro per tutti.
Siamo in attesa da secoli e la speranza non ci ha mai abbandonato, nonostante le sconfitte e le delusioni speriamo ancora, ma diamoci da fare, perché la storia ci ha insegnato che nulla arriva dal cielo.