Sardegna Pre-nuragica
2700 - 2500 a.C
LE CULTURE DI ABEALZU E FILIGOSA
Due culture si sviluppano e lasciano un segno evidente nella Sardegna di quel periodo: la Cultura di Filigosa, dal nome di un località presso Osilo(SS) e la Cultura di Abealzu, dal nome di una località presso Macomer. La differenza principale fra le due Culture sta nella decorazione dalla ceramica: i vasi di Abealzu non presentano decorazioni a impressione o a graffiti ma solo semplici bozze mammellari; i vasi di Filigosa invece presentano semplici decorazioni sia a motivi impressi sia a graffiti.
In questo periodo si intensifica la produzione di oggetti in metallo, iniziata nella fase finale del neolitico.
Il tempio di Monte d'Accoddi
Nel contesto delle Culture di Abealzu e Filigosa gli archeologi inseriscono un importante monumento di architettura megalitica, unico nel mondo occidentale: il tempio a terrazze di Monte d'Accoddi, nei dintorni di Sassari.
E' una collina artificiale a pianta quadrangolare alta circa dieci metri, simile alle ziqqurath mesopotamiche: era probabilmente un tempio dedicato a una divinità celeste, forse al sole.
Probabilmente, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, i riti sacri si svolgevano alla sommità della costruzione, alla quale si accedeva tramite una rampa; di fianco alla rampa stava, ma è ben visibile ancora oggi, un grande altare sacrificale di pietra calcarea.
Le statue-menhir
Un'altra spettacolare espressione delle culture eneolitiche sono le statue-menhir ritrovate a Laconi(NU).
Non sono semplici menhir: sulla pietra furono scolpite, spade, corna taurine, occhi; non rappresentano la divinità, ma più probabilmente gli eroi, i guerrieri mitici di quelle popolazioni.
E in questo modo si celebrava il ricordo della loro vita leggendaria e della loro natura sopranaturale.
2700 - 2500 a.C
LE CULTURE DI ABEALZU E FILIGOSA
Due culture si sviluppano e lasciano un segno evidente nella Sardegna di quel periodo: la Cultura di Filigosa, dal nome di un località presso Osilo(SS) e la Cultura di Abealzu, dal nome di una località presso Macomer. La differenza principale fra le due Culture sta nella decorazione dalla ceramica: i vasi di Abealzu non presentano decorazioni a impressione o a graffiti ma solo semplici bozze mammellari; i vasi di Filigosa invece presentano semplici decorazioni sia a motivi impressi sia a graffiti.
In questo periodo si intensifica la produzione di oggetti in metallo, iniziata nella fase finale del neolitico.
Il tempio di Monte d'Accoddi
Nel contesto delle Culture di Abealzu e Filigosa gli archeologi inseriscono un importante monumento di architettura megalitica, unico nel mondo occidentale: il tempio a terrazze di Monte d'Accoddi, nei dintorni di Sassari.
E' una collina artificiale a pianta quadrangolare alta circa dieci metri, simile alle ziqqurath mesopotamiche: era probabilmente un tempio dedicato a una divinità celeste, forse al sole.
Probabilmente, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, i riti sacri si svolgevano alla sommità della costruzione, alla quale si accedeva tramite una rampa; di fianco alla rampa stava, ma è ben visibile ancora oggi, un grande altare sacrificale di pietra calcarea.
Le statue-menhir
Un'altra spettacolare espressione delle culture eneolitiche sono le statue-menhir ritrovate a Laconi(NU).
Non sono semplici menhir: sulla pietra furono scolpite, spade, corna taurine, occhi; non rappresentano la divinità, ma più probabilmente gli eroi, i guerrieri mitici di quelle popolazioni.
E in questo modo si celebrava il ricordo della loro vita leggendaria e della loro natura sopranaturale.
Testo tratto da Sardinian.net