Santuario Nostra Signora di Corte |
Sindia |
Lo stile è romanico di Borgogna con l’impiego di trachite ferrigna locale. Alcuni studiosi ritengono che il tempio, avendo già qualche timido accenno alle nuove forme goticheggianti, sia da considerarsi l’esempio più antico in Europa di tali forme.
Il più antico simulacro della Vergine (1400) si trova in una cappella della chiesa parrocchiale abbaziale di Sindia con il titolo di Nostra Signora di Cabuabbas, originario nome dell’abbazia.
Note: La basilica abbaziale venne fondata dal giudice-re del Longudoro, Gonario II di Torres e da San Bernardo di Chiaravalle nel 1148 a Sindia. L’abbazia, nel momento più fiorente, fu abitata da 150 monaci e 50 conversi cistercensi. Crollato il monastero e gran parte della chiesa per la partenza dei monaci, avvenuta nel 1420, fu adattata a chiesa la parte absidale meglio conservata. Il progetto fu disegnato dal monaco Accardo. La parte della chiesa surperstite è considerato importantissimo santuario della Sardegna.
Il più antico simulacro della Vergine (1400) si trova in una cappella della chiesa parrocchiale abbaziale di Sindia con il titolo di Nostra Signora di Cabuabbas, originario nome dell’abbazia.
Note: La basilica abbaziale venne fondata dal giudice-re del Longudoro, Gonario II di Torres e da San Bernardo di Chiaravalle nel 1148 a Sindia. L’abbazia, nel momento più fiorente, fu abitata da 150 monaci e 50 conversi cistercensi. Crollato il monastero e gran parte della chiesa per la partenza dei monaci, avvenuta nel 1420, fu adattata a chiesa la parte absidale meglio conservata. Il progetto fu disegnato dal monaco Accardo. La parte della chiesa surperstite è considerato importantissimo santuario della Sardegna.