ROVINE DI THARROSCabras - loc. Tharros
APERTURA: |
9.00/ 20.00 |
PREZZO: |
€ 5.00 |
INFORMAZIONI: |
0783/370019 |
DESCRIZIONE
È l'area archeologica urbana più importante della Sardegna, portata in luce dopo oltre un secolo di ricerche (che tutt'oggi proseguono). L'abitato si sviluppò in età fenicio-punica, nel sito di un precedente villaggio nuragico, i cui resti sono stati recentemente scoperti sulla collina di Su Muru Mannu; sulla medesima collina (alla quale si sale percorrendo il cardo maximus di età romana, ancora perfettamente lastricato) è ubicato il tophet fenicio: il santuario dedicato ai sacrifici di vittime animali e - forse - anche di neonati. Il maggior sviluppo della città si ebbe tuttavia in epoca romana: a questo periodo risalgono i notevoli edifici civili e di culto (terme, templi, opere idrauliche) messi in luce dagli scavi archeologici di G. Pesce (1956-64), F. Barreca (1969-73), E. Aacquaro (1974-in corso). Fra quelli meglio conservati, si segnalano il castellum aquae (il serbatoio principale della città), il "tempio monumentale", le terme del "convento vecchio" ed un altro edificio termale nei cui pressi fu poi edificato un complesso paleocristiano (forse intitolato a quel San Marco che diede poi il nome al promontorio). A sud dell'area archeologica, verso la punta estrema del promontorio, è situata la necropoli di tombe a camera ipogeica.
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