PALAZZO CIVICOCagliari - via Roma, 145
APERTURA: |
aperto al pubblico solamente in occasione della manifestazione Monumenti Aperti |
PREZZO: |
ingresso gratuito |
INFORMAZIONI: |
070 6778220 |
DESCRIZIONE
Nel 1896 Cagliari, capoluogo della Sardegna, aveva una popolazione di poco più di 50 mila abitanti. Nel dicembre dello stesso anno il Consiglio Comunale riunito nell' antico Palazzo Civico di Piazza Palazzo in Castello approva la costruzione della nuova sede. Fino ad allora la città era stata governata da un'aristocrazia collegata con la Corona, alleata alle diverse monarchie straniere che si erano succedute. Adesso, per la prima volta, i rappresentanti delle grandi famiglie nobili di Cagliari cedono il passo alla nuova borghesia commerciale e liberale. E non solo simbolicamente: cade un baluardo, sfuma una cultura che per secoli aveva mantenuto stretto il potere dentro le mura fortificate. Il Comune abbandona quindi le strette e rassicuranti stradine di Castello, esce dalle antiche mura - che in più di un'occasione hanno salvato la sua gente dalle invasioni - e scende a valle. Si trasferisce davanti al porto, simbolo della moderna città mercantile. Il progetto della nuova sede fu scelto attraverso un concorso di idee. L'appello fu accolto da quarantotto artisti di ogni parte d'Italia. Arrivarono cinquantatre elaborati. Venne preferito ( e fu premiato con 6.000 lire ) quello dell'Architetto Crescentino Caselli di Novara. Il progetto originale subì notevoli ritocchi dall'Architetto torinese Annibale Rigotti, uno dei tecnici più apprezzati del periodo, autore del Palazzo del Governo in Tailandia e di altri grandissimi edifici sparsi per il mondo. Il 14 aprile 1899 i reali Umberto e Margherita di Savoia sistemarono solennemente la prima pietra del Palazzo. I lavori delle mura, le quattro facciate in pietra con calcare bianco di Bonaria e San Bartolomeo e zoccolo di granito, furono realizzati dall'Impresa di Giacomo Maliddi, e poi da quella dei fratelli Perbena. Alla direzione dei lavori fu chiamato l'Ingegnere capo del Comune, il Cavalier Giuseppe Costa. Terminati nel marzo del 1907, i lavori costarono complessivamente 590 mila lire. Le decorazioni esterne in bronzo patinato, eseguite su modelli dello scultore Andrea Valli, furono realizzate dalla fonderia artistica di Giovanni Laganà di Napoli.
Il nuovo Palazzo Civico fu inaugurato nel marzo del 1907.
Lo stile del Palazzo Civico è il gotico aragonese, che era molto diffuso in Sardegna tra il XIV e il XV secolo. Il suo aspetto più caratteristico è, comunque, la presenza rilevante di motivi floreali, tipica del liberty. L'edificio occupa un'area di 2400 metri quadri. Nei quattro angoli delle due torrette centrali ottagonali sono scolpiti i leggendari mori bendati della bandiera sarda. In due nicchie laterali ci sono le statue di Vittorio Amedeo II, primo Re di Sardegna, e di Vittorio Emanuele II, primo Re d'Italia. Le statue che si affacciano dai tre angoli ( via Roma, Largo Carlo Felice e via Angioi ) sono state realizzate dallo scultore Andrea Valli a ricordo delle dominazioni romana, spagnola e pisana. Agli angoli superiori delle altre facciate ( via Angioi, via Crispi, Largo Carlo Felice ) tre statue in bronzo raffiguranti l'agricoltura, l'industria e il commercio.
Dentro il Palazzo
L'ingresso al Palazzo Civico è situato nella via Roma. Nel cortile interno una scalinata si biforca in due rampe e porta ad una terrazza. Sui muri si possono osservare tre lapidi: in una è spiegato perché Cagliari fu premiata con la medaglia d'oro al valor militare; la seconda è un omaggio al sindaco Ottone Bacaredda; la terza, la più recente ( 26 febbraio 1993 ), ci ricorda che Cagliari fu distrutta dalle bombe nel 1943. La Biblioteca, alla quale si accedeva dal cortile, è ornata di un affresco del pittore cagliaritano Adolfo Cao e di un fregio allegorico in bassorilievo di bronzo, con medaglioni e disegni realizzati dagli scultori Giuseppe Boero e Andrea Usai. Nei medaglioni i ritratti di Dante e Leonardo rappresentano la poesia e la scienza. Nell'ex Salone dei Ricevimenti si può osservare un trittico a tagli circolari del pittore sardo Filippo Figari che rappresenta la tradizionale ospitalità sarda. Cagliari si trova ai piedi della Torre dell'Elefante per ricevere gli abitanti delle altre città dell'isola vestiti con i loro costumi tradizionali. Nei pannelli ad olio sopra le due porte sono raffigurati cavalieri pisani con i loro stendardi, l'armatura e i costumi.
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