nuraghe burghidu ozieri
Foto Luca Serra

Ozieri, Nuraghe Burghidu

Indirizzo: SP 127 - 07014 Ozieri - località Burghidu

Descrizione Nuraghe Burghidu

Il monumento, di tipo complesso (quadrilobato), comprende una torre principale alla quale sono state aggiunte quattro torri secondarie collegate a N e ad E da cortine rettilinee, mentre la struttura muraria di raccordo ad O è curvilinea.
L'edificio è costruito con blocchi di trachite squadrati disposti su filari regolari.
Del bastione si conserva soltanto una torre del retroprospetto (quella NO, alt. m 5), con accesso indipendente, che presenta l'alzato del secondo piano.
Era collegata con la torre successiva, andata distrutta come la terza, da uno stretto cunicolo.
Al mastio, a tre piani (alt. m 14), si accede dal primo piano attraverso lo squarcio provocato dal crollo della fronte del monumento. La torre conserva due camere collegate da una scala elicoidale.
L'ambiente del piano terra, integro ma notevolmente interrato, è accessibile percorrendo in discesa il vano scala e l'andito; questo presenta un'ampia nicchia.
La camera, realizzata con blocchi di trachite, ben lavorati e disposti su corsi regolari, presenta profilo di pianta interrotto dagli ingressi di tre nicchie disposte a croce.
Integro appare anche l'ambiente del primo piano (diametro m 3,20; alt. m 5,00), privo di vani sussidiari, mentre della camera del secondo livello si conservano pochi resti allo svettamento.

Consulta i documenti sul Nuraghe Burghidu
I nuraghi. Torri preistoriche della Sardegna II

Storia degli scavi
Il nuraghe è stato restaurato nel 1967 dalla Soprintendenza per i Beni archeologici di Sassari e Nuoro.

Bibliografia
E. Melis, Carta dei nuraghi della Sardegna: monumenti preistorici nel comune di Mamoiada, Spoleto, Arti grafiche Panetto & Petrelli, 1967, p. 161;
E. Contu, "Nuraghe Burghidu (Ozieri)", in Rivista di scienze preistoriche, XVI, 1961, p. 276;
F. Amadu, Ozieri e il suo territorio dal neolitico all’età romana, Cagliari, Fossataro, 1978, p. 271 ss.;
E. Contu, "L’architettura nuragica", in Ichnussa: la Sardegna dalle origini all’età classica, Milano, Scheiwiller, 1981, pp. 5-175;
G. Lilliu, La civiltà nuragica, Sassari, Carlo Delfino, 1982;
P. Basoli, "Ozieri. Grotta di S. Michele o di S. Caterina", in I Sardi: la Sardegna dal paleolitico all’età romana, a cura di E. Anati, Jaca Book, Milano, 1984, p. 311.

Come arrivare
Sulla SS 597 da Sassari a Olbia svoltare all'incrocio con la SS 132 da Ozieri a Chiaramonti in direzione di quest'ultimo centro. Girare ancora al km 11,5 verso Tula. Percorsi circa 600 metri svoltare nella stradina a fondo naturale a destra che, dopo alcuni cancelli, conduce davanti al nuraghe facilmente individuabile da lontano.

Fonte
https://www.sardegnacultura.it/