La pirografia (dal greco antico: "scrittura col fuoco") è una tecnica d'incisione, per mezzo di una fonte di calore, su legno, cuoio, sughero, praticata già in passato usando punte di ferro arroventato.
Oggi sono adoperati accessori e punte di vario genere surriscaldate dai moderni pirografi, non sono altro che semplici trasformatori elettrici che convertono la corrente elettrica di rete in corrente di bassa tensione.
Tramite cavetto elettrico, è collegata una sorta di penna che, alla sua estremità, s'innesta una punta intercambiabile munita di filamento. L'utilizzo di un comune saldatore per la saldatura a stagno ha aperto la strada al più moderno pirografo, vista però la sua natura è leggermente meno maneggevole rispetto ad un "vero pirografo".
Non amo parlare molto su di me, ma in due righe vi racconto il mio avvicinamento a questa stupenda forma d'arte.
Una curiosa esternazione delle mie emozioni...le incido in modo "indelebile" sul legno.
Non avendo frequentato scuole o corsi d'arte mi definisco un "autodidatta" appassionato dalla pirografia fin da piccolo quando rimanevo ad ammirare mio padre decorare le zucche (croccoriga 'e strexiu).
Da grande riscoprii questi ricordi e iniziai a ri-innamorarmi della tecnica d'incisione. Anni di applicazione e di miglioramenti sempre più spontanei e graduali, mi portano ad estendere questa passione su vari tipi di legno, cercando di "limare" gli eventuali difetti della tecnica, anziché le incisioni troppo "marcate", nuove sfumature, chiaro-scuro e trovando, come si suol dire, "la mia mano".
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