Prefisso: 070
Cap: 09038
Abitanti: 9.333
Altitudine: 38 m slm
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Il territorio del Comune di Serramanna si estende nella parte meridionale del Campidano. Confina a nord con Sanluri, Samassi e Serrenti, a est con Nuraminis, a sud con Villasor e a ovest con Villacidro. Il centro abitato è situato a metà strada tra Villasor e Samassi lungo la S.S. 196 D e la linea FF.SS. Cagliari - Oristano, alla confluenza del Torrente Leni e del Fiume Mannu.
La morfologia è nel complesso pianeggiante: la quota massima è di 93 metri sul livello del mare e quella minima di è di 26 metri. Il Fiume Mannu, taglia in due, in senso longitudinale, il territorio, mentre il Leni lo attraversa nella zona ovest. Il clima è quello tipico del Campidano meridionale, subtropicale tendente al semiarido.
La temperatura media annua varia tra i 14° e 18° C con valori leggermente più elevati nella parte destra del Mannu. Le escursioni diurne sono molto basse e le medie minime invernali oscillano intorno ai 6° C. Le precipitazioni sono distribuite mediamente in 50-60 giorni e oscillano intorno ai 500-600 mm annui, concentrate prevalentemente tra ottobre e maggio. I venti più frequenti provengono da ovest e da nord-ovest. Il maestrale domina rispetto a tutti gli altri poiché i rilievi che fiancheggiano il Campidano costituiscono un corridoio ideale tra il golfo di Oristano e quello di Cagliari.
Serramanna fu frequentata dall’uomo sin dalla preistoria e per il periodo nuragico; sono presenti anche gli insediamenti fenicio-punici, sorti come fortezze o accampamenti militari che assicuravano a Cartagine il dominio e lo sfruttamento economico dei territori conquistati. Sin dall’epoca romana il paese fu centro di notevole importanza per la produzione cerealicola, e tale rimase anche nella durata del periodo bizantino.
San Leonardo è la chiesa parrocchiale di Serramanna; a dire il vero si dovrebbe chiamare la basilica di San Leonardo, perché venne edificata su una chiesa sotterranea ("subterranea subestalia Ecclesia orbruta") dove venivano custodite le reliquie dei santi, così come si apprende dal libro Annales Sardiniae di Vidal Salvatore del 1639. L'accesso ai sotterranei venne sbarrato nel 1861, anno in cui venne sistemato l'attuale Altare Maggiore e la balaustrata che lo racchiude. La chiesa (monumento nazionale) è stata costruita in due epoche differenti; la navata longitudinale e il campanile furono costruiti tra il XV e XVI secolo, mentre la cupola e il transetto (cappelloni laterali) e l'abside tra il XVII e XVIII secolo.
Da vedere:
parrocchiale di San Leonardo