Comune di Sardara
Prefisso: 070
Cap: 09030
Abitanti: 4.217
Altitudine: 200 m slm
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Sardara sorge al centro della fertile pianura del Campidano, 5611 ettari, ad equa distanza dei Golfi di Cagliari ed Oristano. Punto strategico e ricco di sorgenti di acque termali è abitato fin dal Neolitico. Intorno al XI secolo a.C. i nuragici fondarono un grande villaggio al centro del quale fu elevato un tempio per il culto delle acque e fortificarono il territorio con circa trenta nuraghi. Intorno all’antico tempio si sviluppò il primo nucleo dell’attuale centro storico. Nel VI secolo a.C. il territorio fu occupato dai punici e nel II secolo a.C. seguirono i romani che fondarono o rifondarono il centro di Acque Neapolitanae dove eressero il più grande impianto termale della Sardegna.
Nel Medioevo fu un importante snodo stradale e posto di confine tra il Giudicato di Arborea e quello di Cagliari, controllato dalla fortezza di Monreale. Territorio storico del Giudicato d’Arborea era un centro di notevole importanza. Nel 1388 annoverato capoluogo della vasta curatoria di Bonorcili, era uno dei pochi centri che superava i 1.000 abitanti. Nel 1420, con la caduta del Giudicato di Arborea, passò al Regno di Sardegna sotto la dominazione Aragonese che impose il feudalesimo. Con lo smembramento del castello le popolazioni del suo territorio conobbero un lungo periodo di decadenza e furono abbandonati i villaggi di Villa Abbas, Jacca o Santu Domini e il borgo di Monreale. Il feudalesimo si protrasse fino al periodo piemontese e cessò del tutto nel 1834. Dopo il riscatto dei territori assoggettati al Marchesato di Quirra iniziò un lento e graduale risveglio dell’agricoltura e dell’artigianato. Arriva la ferrovia a San Gavino e passa il nuovo tracciato della strada reale che favoriranno lo sviluppo e i commerci. In quel periodo Sardara contava circa 2.600 abitanti. Nel censimento del 1688 contava 1.297 abitanti. Attualmente la popolazione è stabile e si contano circa 4.217 abitanti.
Nel mese di maggio in località Terme S. Maria Acquas si svolge la “Sagra della pecora”. Il 13 giugno si celebrano i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova. Nei primi giorni di settembre hanno luogo i festeggiamenti in onore di S. Gregorio Magno nella piazza adiacente la suggestiva chiesa omonima risalente al XIII secolo e realizzata in stile romanico-gotico. Il penultimo lunedì di settembre hanno inizio i festeggiamenti in onore di S. Maria Acquas, Patrona della diocesi di Ales-Terralba. Nel mese di novembre hanno luogo i festeggiamenti in onore di S. Anastasia.
Da vedere:
Pozzo sacro sant'Anastasia, chiesa di San Gregorio, chiesa di Santa Maria de is Acquas