Comune di Pabillonis (provincia del Medio Campidano). Notizie sul comune e su cosa vedere, foto, numero abitanti, altitudine, meteo, cap, farmacie e uffici postali.
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Prefisso: 070
Cap: 09030
Abitanti: 2.491
Altitudine: 42 m slm
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Pabillonis, comune con 2.491 abitanti; si trova al centro del Campidano e di vasti territori bonificati nel secolo scorso. Il suo territorio, per la maggior parte irriguo, si estende per circa 38 kmq nella pianura del Campidano.
Il nucleo originario si ritiene che fosse ubicato nella zona Domu e Campu, dove in passato sono state trovate molte tracce di abitazioni. Chi disegnò lo stemma ufficiale di Pabillonis si basò sulla etimologia Pau (paludi) pillonis (uccelli). Si ritiene infatti che anticamente ci fossero in questa zona tante paludi frequentate da tanti uccelli.
Gli abitanti di Pabillonis vissero per lungo tempo di sola agricoltura e allevamento. L'industria delle terre cotte si affermò grazie all'abbondanza di materia prima (Sa terra de stresciu).
Nel centro storico è situata la chiesa romanica di san Giovanni Battista, risalente all'XIII secolo, e la chiesa parrocchiale Beata Vergine della Neve dell'XVI secolo.
L'economia si fonda principalmente sull'agricoltura e sull'allevamento (prevalentemente ovini da latte), in costante ammodernamento e specializzazione. Un cenno particolare merita l'artigiano tipico, sopprattutto terrecotte: "tianusu", "pingiadas" , "sciveddas", e cestineria: "scattedus", "cibirus", " crobis ".
La chiesa di S.Giovanni Battista, risalente al XIII secolo, a navata unica, di architettura popolare. Nel campanile a vela, che caratterizza la facciata della chiesetta, una delle due campane risale al 1594, come da descrizione latina ancora visibile. La chiesa parrocchiale "B.V. della Neve", costruita probabilmente nel XVI secolo, a croce latina con due cappelle laterali, fu inseguito a lunga andata di 4 m circa e arricchita di due cappelle. Il Nuraghe "Santu Sciori" risalente all'età del medio bronzo (1300 a.C.). La parte emergente potrebbe essere solo il tratto medio-ato dell'intero nuraghe che, pertanto, risulterebbe semisommerso e facente parte di un complesso piu ampio. La stessa chiesetta di San Lussorio edificata in adiacenza alla fine degli anni sessanta (di quella antica esistono solo i resti di quattro mura un centinaio di metri piu a valle, verso il fiume), pare che poggi nel bel mezzo dell'insediamento nuragico.
Nelle vicinanze del nuraghe si può ammirare il ponte romano noto come "Su ponti de sa baronessa".
Da vedere:
Le ceramiche, chiesa di S.Giovanni Battista, chiesa parrocchiale B.V. della Neve, Nuraghe Santu Sciori, chiesetta di San Lussorio
ITINERARIO TURISTICO DEL TERRITORIO DI PABILLONIS
L'itinerario del territorio di Pabillonis è adatto a tutte le persone che amano camminare o pedalare, con esperienza anche minima dell’escursione, in quanto trattasi di un percorso semplice di tipo Turistico (T).
Il circuito ad anello ha una lunghezza di circa 28 Km, è in gran parte pianeggiante, con un dislivello complessivo minimo, ideale perpasseggiate in bicicletta e gite familiari.
Il percorso ci porta al cospetto di alcuni siti archeologici extraurbani, tra i quali il Nuraxi Fenu, la Necropoli Tombale “S'ena de su Zimini”, Il Nuraghe “Santu Sciori”, il Ponte Romano “Sa Baronessa”, Sa Mitza de Su Rieddu. Non meno interessante e piacevole sarà passeggiare attraverso un lungo sentiero su strada sterrata.
All’interno del paese è possibile visitare le chiese della Beata Vergine e di San Giovanni, la casa Museo, il monumento de Is Pingiadas e altro.
Il percorso costeggia per lunghi tratti i corsi d’acqua, certamente il boschetto di eucalipto nelle vicinanze del nuraghe Santu Sciori, e il boschetto sul fiume Riu Bellu. Un altro aspetto importante è l’area agrario-ambientale, la rilevanza faunistica e idrogeologica, i Fiumi: “Flumini Mannu”, “Riu Bellu” e “Riu Malu” e altri affluenti consentono d’incontrare varie specie di uccelli durante le varie stagioni : Anatra - Germano Reale, Airone cenerino, Airone Guardabuoi, Mestolone comune, Svasso Maggiore, Folaga Comune, Gallinelle d’Acqua, Pollo Sultano, Martin Pescatore, Astore, Falco Reale, Marzaiole, Quaglie e Pernici, Fenicotteri; inoltre Volpi ,Donnole, lepri, conigli, tartarughe e il porcospino.
L'itinerario nel territorio di Pabillonis è parte integrante del “Parco archeologico PabillonIs”, l nostro territorio é attraversato dal percorso ciclabile regionale dall’itinerario n°5 San Gavino-Terralba (nel suo Complesso Cagliari-Bosa); percorrendo il nostro percorso e territorio, i ciclisti provenienti dalla Marmilla potranno raggiungere attraverso un itinerario di congiunzione lungo 4,2 Km denominato “Percorso Friel”, l’itinerario regionale n°51 (San Gavino-Montevecchio-Piscinas) e viceversa.
Parco Archeologico Pabillonis
Tra il Riu Malu e il Riu Bellu, in un territorio argilloso che ne ha caratterizzato la storia e l’economia, sorge Pabillonis, noto da secoli anche come Bidda de is pingiadas (paese delle pentole). Il paese conta quasi tremila abitanti ed è legato a tradizioni agricole e artigiane, inparticolare per la lavorazione della terracotta e della terracruda. La sapienza dei “maestri” ceramisti e la proprietàdelle materie prime disponibili nei suoi terreni paludosi garantisconola qualità dei prodotti lavorati.Troviamo citato Pabillonis nei documenti che sancirono lapace tra Aragona e il Giudicato d’Arborea nel 1388, come Paviglionis e Panigionis, dal latino pavilio, in sardo pabillone,ovvero accampamenti militari a difesa dei confini del Giudicato cui il villaggio apparteneva.Nel territorio del Comune di Pabillonis sono presenti importanti testimonianze archeologiche, degne di essere conservate e valorizzate.