Prefisso: 0781
Cap: 09010
Abitanti: 3.604
Altitudine: 135 m slm
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Santadi (l’antica Sant’Agata de Zulches, secondo alcuni) si trova nella Sardegna meridionale, nel Basso - Sulcis, a Sud - Ovest del capoluogo sardo, dal quale dista circa 60 km. Il centro abitato è situato a 134 metri sul livello del mare, quasi nel cuore di un’ampia vallata verso la quale degrada un gruppo montuoso che nel territorio comunale raggiunge la massima altitudine con i 1104 metri del Monte Tiriccu.
Il clima è quello tipico delle località a ridosso delle coste del Mediterraneo: estate asciutta e calda ma con frequenti, rinfrescanti, folate di maestrale, autunno moderatamente piovoso, inverno generalmente mite e primavera splendida, dolce e coloratissima.
Il Museo Civico Archeologico di Santadi raccoglie reperti che provengono da località diverse rinvenuti nel territorio comunale e nel comprensorio del basso Sulcis. Sono il frutto di scavi sistematici diretti dalla Soprintendenza Archeologica di Cagliari ed eseguiti dalla Cattedra di Antichità Sarde del Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico Artistiche dell'Università di Cagliari, nonchè dalla ricerca di superficie. La documentazione grafica e fotografica corredano l'esposizione che costituisce, con le didascalie, le tabelle cronologiche ed i pannelli esplicativi, l'elemento di raccordo con i materiali esposti.
L'esposizione dei reperti si articola intorno ai materiali particolarmente significativi come le ceramiche e l'industria litica dei villaggi della cultura S.Michele di diverse provenienze, i pugnali in rame e bronzo di Montessu, migliaia di vasi del deposito votivo di Su Benatzu ed i corredi funerari della necropoli a incinerazione della Fortezza Punica di Pani Loriga a inquadrare gli aspetti più salienti dell'età preistorica, nuragica e punica. In questa cornice si dispongono gli altri reperti ordinati secondo il criterio cronologico in base alla successione di "facies" culturali.
Il museo è diviso in tre sale chiamate Sala A, Sala B e Sala C nelle quali sono raccolte testimonianze delle culture di periodi diversi. Ciascuna sala inoltre è suddivisa in settori. Nella sala A sono raccolte le testimonianze delle culture prenuragiche dal Neolitico Antico (VI millennio a.C.) al Bronzo Antico (1800 a.C.). Tra i vari settori che compongono questa sala troviamo microliti geometrici, ceramiche a decorazioni cardiali da Cirixì, una ciotola di cultura Bonu Ighinu da Tattinu, ciotole e frammenti provenienti dai villaggi capannicoli di S'arriorgiu (Villaperuccio), Is Solinas (Masainas), S.Anna (S.Anna Arresi). Nella sala B troviamo reperti del Bronzo Antico, Medio e Recente (1500 - 1200 a.C.), dell'età del Ferro (VIII sec. a.C.), dell'età Fenicio-Punica (VII sec. a.C.) e dell'età Romana Imperiale. Nella sala C una lunga vetrina addossata alla parete di fondo della sala-laboratorio espone centinaia di vasetti provenienti dal deposito votivo della grotta di Su Benatzu (Santadi) con in più svariate forme vascolari: vasetti cilindroidi, emisferici, ollette globulari, brocchette, lucerne. Un apparato didascalico iconografico presenta la planimetria della cavità, gigantografie degli interni con le inedite immagini della stipe votiva con i vasi, i pugnali sacrificali ed il tripode in bronzo.
Da vedere:
Museo Civico Archeologico di Santadi