Prefisso: 0781
Cap: 09010
Abitanti: 1.657
Altitudine: 196 m slm
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Nel territorio da ottobre ad aprile inoltrato è possibile trovare ottimi funghi, fra i più noti ed apprezzati dal punto di vista gastronomico, ed anche specie rare "da manuale", comunque belle da conoscere dal vivo o da fotografare, anche se non tutte commestibili. Numerose le varietà di porcini, amanite, lepiote, lactari, russule. Non è raro imbattersi in distese di gallinacci o chiodini. I pascoli cespugliati a cisto ed altre essenze mediterranee sono l'habitat ideale per specie tipiche dell'Isola, come il "cardolinu 'e murdegu", il boleto sardo, molto apprezzato localmente e solitamente cucinato insemolato e fritto. Tra i cespugli di ferula e i cardi spinosi si nascondono spesso bellissimi esemplari di "Pleurotus eryngii", detto "cardolinu 'e pezza", squisito al sugo.
In primavera è possibile fare passeggiate fra profumatissimi asfodeli in fiore, in terreni coperti di oliveti e mandorleti, alla ricerca di gustosi asparagi selvatici, che la cucina del luogo sa preparare da sempre secondo ricette semplici ed essenziali, ma incredibilmente attuali nella ricerca del gusto. Da non dimenticare, per chi ama la natura, la presenza di varie specie di orchidee selvatiche, che vivono in simbiosi con alcuni tipi di funghi.
Dato l'inverno solitamente mite e le estati un po' più umide degli ultimi anni, questo fiore primaverile è sempre più presente. Un altro settore affascinante, capace ogni anno di attirare alla mostra di Nuxis un pubblico di esperti e semplici appassionati, è la presenza nella flora del luogo di innumerevoli piante ed erbe, tradizionalmente impiegate nella medicina "sarda", che le utilizza seguendo esperienze e tradizioni le cui origini si perdono nel tempo, e che oggi vengono riscoperte sia per il reale valore scientifico che possiedono, sia per il loro antico uso, velato di mistero e quasi magico.
Da vedere:
chiesetta campestre di Sant' Elia di Tattinu