ussana

Prefisso: 070
Cap: 09020
Abitanti: 4.257
Altitudine: 97 m slm

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Ussana è un centro ed economia prevalentemente agro-pastorale ed è ubicata nel basso campidano a c.a. 24 km dal capoluogo, e a due Km dalla principale arteria stradale della Sardegna , la S.S. 131. La popolazione residente è di c.a. 4.000 ab.

L'abitato che sorge su un'ampia pianura contornata da alcuni rilievi collinari, si presenta oggi caratterizzato da una notevole espansione edilizia e numerose modifiche del suo centro storico. Il paese è caratterizzato da un percorso principale (Monastir - Dolianova) che, all'interno del centro storico, si sdoppia determinando un fuso che ha dato origine al nucleo più antico. La tipologia abitativa originaria, casa con "sa lolla" e antistante al cortile, è andata via via scomparendo ed è stata sostituita con altra anonima nettamente contrastante con l'ambiente presistente. Il materiale prevalentemente impiegato nelle costruzioni tipiche è il "ladiri"; non manca tuttavia l'uso della pietra arenaria in conci squadrati nei bei portali d'ingresso e nelle zoccolature delle cortine murarie di cinta.

Fu un centro di notevole importanza in età romana per la sua posizione particolarmente felice in prossimità della strada militare che attraverso i territori di Suelli, Senorbì e Mandas portava alla Barbagia di Belvì e di Seulo. Nel Medioevo la "villa" appartiene al Giudicato di Cagliari, dopo lsua caduta fu incamerata dal regno di Arborea; in quel periodo il territorio era controllato da Castello di Baratuli posto fra Monastir e Ussana, il quale, poco prima del 1323 fu distrutto da Pisani che lo possedevano perchè non cadesse in mano agli Aragonesi. Anni dopo, l'abitato fu al centro di un complicato caso giudiziario: il 24 febbraio del 1352, infatti Pietro IV d'Aragona ordinava al governatore del Capo di Cagliari, Rambaldo di Corbaria, di dare siddisfazione a Clementa e a Sancia, figlie di Clemente de Salaviridi, le quali, avendo venduto a francesco Scalferi la "villa" ed il territorio di Ussana non avevano mai ricevuto il prezzo pattuito, non solo, ma alla morte dello Scalferi, il figlio Guglielmo aveva rivenduto ad un certo Francesco Clemente abitante a Cagliari. Tre anni dopo, Pietro IV concedeva la "villa" in feudo col titolo baronale a Raimondo di Montpavan. Dopo alterne vicende la villa ed il territorio di Ussana passavano alla famiglia marchionale degli Amat di San Filippo dalla quale fu riscattata nel 1839.

Da vedere:
Il "Monte Granatico" , recentemente restaurato, fa bella mostra di sè, nella piazza del municipio, per un utilizzo ben diverso dal passato, infatti spesso e ben volentieri al suo interno si svolgono mostre, dibattiti e conferenze aperte a tutta la popolazione, contribuendo notevolmente ad arricchire la vita sociale e culturale della comunità.