Prefisso: 0782
Cap: 08030
Abitanti: 651
Altitudine: 640 m slm
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Serri è un paese ad economia prevalentemente agro-pastorale, dove alla tradizione si affianca la moderna ricerca biologica e zoologica per coltivazioni e allevamenti. Produzioni presentate in occasione dell'importante Fiera - Mercato che si svolge durante la festa dedicata a Santa Lucia.
Manifestazione che riunisce in una giornata funzioni religiose e scambi commerciali. La tradizione riporta la sua origine alla fuga per una pestilenza degli abitanti della vicina città romana di Biora, le cui rovine sono ancora visibili nel fondo valle.
Importante testimonianza architettonica è la Chiesa di San Basilio Magno, risale al 1100 con evidente ricordo dell'influsso religioso degli orientali nel lungo periodo di dominio bizantino nell'isola. La facciata e' realizzata in pietra lavorata. Internamente la chiesa è a croce latina, ha tre navate separate da grandi archi a sesto acuto, poggianti su basamenti quadrangolari, sono conservati tre altari barocchi lignei. Il tetto, a doppio spiovente, è ricoperto esternamente da tegole, mentre all'interno è costituito da tavole di legno sostenute da capriate.
Vicino al paese, presso la Chiesa di San Sebastiano sono stati trovati i resti di un piccolo abitato romano.
In questi ultimi anni l'Amministrazione Comunale ha intrapreso alcune rilevanti iniziative per la promozione turistica del Centro. E' stato realizzato un percorso che grazie alla posizione panoramica consente di ammirare la valle sottostante, mentre nell'area di Monte Crabili è stata allestita un'area di ristoro; ma il progetto più ambizioso riguarda l'area di Santa Vittoria, che con i suoi quattro ettari di estensione è una delle zone archeologiche più importanti della Sardegna.
L'area archeologica di Santa Vittoria, si estende sul piano della Giara, fu individuata nel 1907 e messa in evidenza nella prima campagna di scavi iniziata due anni più tardi ad opera dell'archeologo Taramelli. Subito si evidenziò la cinta muraria difensiva, numerose costruzioni, tra cui quella denominata la Casa del Capo. L'area può considerarsi divisa in due settori: uno sacro e uno civile. Il primo settore si sviluppò attorno al pozzo, mirabile esempio architettonico dell'epoca, mentre nel secondo si distingue un ampio recinto, uno spazio forse utilizzato per feste o per il mercato del bestiame. Al pozzo sacro, di forma circolare, con diametro interno di circa 2 metri per 3 di altezza, si accede con 13 gradini, preceduti da un ingresso rettangolare con banchine e canalette per lo scorrere dell'acqua. L'area, che ebbe il periodo di maggior espansione tra il 900 e il 500 avanti Cristo, fu comunque abitata anche in epoche successive. Attualmente la visita al Santuario è consentita grazie al lavoro svolto dai volontari della Cooperativa "La Luna Nuova" di Lanusei.
Per raggiungere il villaggio nuragico: dalla strada principale di Serri (Via Roma) girare a sinistra per Via Santa Vittoria e proseguire per circa 3 chilometri. Attualmente,
nell'area archeologica è attivo il servizio di accompagnamento e guida turistica, pertanto può essere visitato tutti i giorni, dalle ore 10,00
alle ore 19,00 e durante il periodo estivo anche nelle ore notturne, previa prenotazione, in quanto il sito è dotato di illuminazione.